La Cisal chiede la soppressione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro

Per il segretario generale della Cisal Francesco Cavallaro sono gravissimi e ingiustificabili i danni causati dall'ispettorato: "Lo denunciamo da anni"

Francesco-Cavallaro

“L’Ispettorato Nazionale del Lavoro è ente non solo inutile, ma estremamente dannoso. Dannoso in termini di minore tutela dei lavoratori dal punto di vista previdenziale, normativo e di sicurezza sul posto di lavoro, e in termini di minori entrate per lo Stato. Mantenerlo in vita significa alimentare un carrozzone che non si capisce a chi e a cosa serva”. E’ quanto dichiara il Segretario Generale della CISAL, Francesco Cavallaro, a proposito dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che la Confederazione ha osteggiato con forza fin dalla nascita.

“Già nel 2015 – ricorda Cavallaro – la CISAL era scesa in campo contro la creazione dell’INL, in cui il Governo, con l’alibi della semplificazione e la logica della superficialità, aveva deciso di fare confluire i servizi ispettivi di Ministero del Lavoro, Inps e Inail. Oggi – continua il Segretario – sono ormai conclamati l’inconsistenza della sua ragion d’essere e i danni gravissimi che la sua istituzione ha arrecato al mondo del Lavoro. Si è trattato di un esperimento fallimentare, cui porre termine al più presto”.

“Il Governo – conclude Cavallaro – deve procedere con la massima urgenza alla sua soppressione e dislocare competenze e risorse su Inps e Inail, che sullo stesso fronte hanno sempre dimostrato di operare in maniera efficace”.

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