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Truffa da oltre 200mila euro, arrestata una falsa imprenditrice agricola

Finiscono nel mirino anche braccianti fantasma

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Un consolidato sistema di truffe consistente in attestazioni di false prestazioni lavorative e mirato al recupero di indennità previdenziali ed assistenziali da parte dell’INPS e dell’ARCEA, è stato scoperto dai Carabinieri di Saline di Montebello Jonico.

L’attività investigativa, concentrata sulle attività lavorative svolte campagne agricole di Montebello Jonico tra gli anni 2010 e 2015, ha portato a smascherare una truffa di oltre 200 mila euro architettata di tutto punto da una falsa datrice di lavoro, titolare di un’azienda agricola, e dai sui finti 21 braccianti.

In particolare, alcuni di questi braccianti risultavano assunti nonostante non avessero mai prestato alcuna reale attività in favore dell’azienda agricola; altri invece, per come accertato dalle indagini, sarebbero stati impegnati in periodi non sufficienti a far maturare i citati benefici.

Le indagini della Procura della Repubblica, che hanno superato il vaglio del GIP del Tribunale di Reggio Calabria hanno ad oggetto il reato di truffa aggravata, in relazione al quale è scattato stamani l’arresto per la falsa imprenditrice, A.A., di 75 anni, operato dai Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Melito Porto Salvo.

Insieme alla donna sono finite nei guai altre due donne di Montebello Jonico, G.F., di 60anni, e C.Z., di 57, che sono state sottoposte all’obbligo di presentazione alla P.G..

Contestualmente sono stati bloccati tutti i rapporti bancari relativi agli indagati ed è stata altresì data esecuzione ad un Decreto di sequestro Preventivo nei confronti, complessivamente, di 22 persone.

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