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Premio “Berto” 2018 a Ricadi, tutto pronto per la proclamazione del vincitore

La XXVI edizione del premio letterario coincide con il quarantennale della scomparsa del grande scrittore "veneto-calabrese"

giuseppe-berto-biografia

Carlo Carabba, con Come un giovane uomo, Marsilio Editori, Oreste Lo Pomo, con Malanni di stagione, Cairo, Mirko Sabatino, con L’estate muore giovane, Nottetempo, Francesco Targhetta, con Le vite potenziali, Mondadori, Matteo Trevisani, con Libro dei fulmini, Atlantide. E’ questa la cinquina dei finalisti selezionata dalla Giuria del Premio Letterario Giuseppe Berto per l’edizione 2018, che coincide con il quarantennale della scomparsa del grande scrittore.

La formula. Sono state una sessantina le opere prime presentate dalle case editrici italiane e selezionate dalla Giuria. Sono tutte di narrativa, com’è peculiarità del Premio Berto che, in nome dello scrittore “veneto-calabrese”, entra nel suo secondo quarto di secolo mantenendo invariata la propria formula di premio riservato esclusivamente a scrittori esordienti, conservando quel ruolo di talent scout iniziato nel 1988. Questa edizione registra la presenza, tra i partecipanti, di numerosi piccoli editori indipendenti, molti del Sud, che competono con i loro esordienti al fianco di tutte le grandi case editrici nazionali. Inaspettatamente, solo un libro su quattro ha un’autrice donna, mentre nella precedente edizione erano quasi al 50 per cento. La Giuria che ha valutato le opere in concorso è presieduta da Antonio D’Orrico, critico e giornalista del Corriere della Sera, e formata da Cristina Benussi, Università di Trieste, Giuseppe Lupo, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano e scrittore, Laura Pariani, scrittrice, e Stefano Salis, critico e giornalista del Sole 24 Ore.

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