Cronaca

Blitz antidroga tra Milano e Cagliari, sgominata banda sardo-calabrese: arrestati due vibonesi (NOMI-FOTO)

immagine-5.png

Grossi carichi di cocaina ed eroina preparati in Lombardia e spediti a Cagliari. Smantellato un business di quasi sette milioni di euro. Ecco chi sono i calabresi coinvolti

Un giro di affari da quasi sette milioni di euro. E’ il business bloccato dal blitz eseguito dalla polizia di Cagliari che all’alba di oggi ha portato all’arresto di sei persone. Sgominata una banda operante tra la Sardegna e la Lombardia dedita al traffico di grossi quantitativi di cocaina ed eroina. Un’organizzazione criminale messa in piedi da due sardi con base ad Arzana, Luca e Pino Arzu, rispettivamente 44 e 50 anni, con il coinvolgimento di Massimiliano Coiana, 42 anni di Cagliari.

I calabresi. Secondo l’accusa la droga veniva preparata in Lombardia e spedita in Sardegna, tra Cagliari, l’Ogliastra e Sarrabus. Nell’operazione sono finiti in cella anche alcune persone di origine calabrese, ma trapiantate in Lombardia: Giovanni Bretti, 40 anni di Limbiate (Monza) ma originario di Vibo Valentia e Giovanni Arena, 40 anni di Arosio nel Comasco, ma di Francica, provincia di Vibo. In cella pure un albanese: Armando Ndoja, 54 anni, residente a Paderno Dugnano, nel Milanese. I principali artefici e finanziatori del traffico – secondo gli inquirenti – erano i due Arzu assieme a Giovanni Arena, cugino dell’altro componente della banda Giovanni Bretti, ritenuto l’anello di congiunzione tra l’organizzazione sardo-calabrese e quella albanese. Attorno a questi personaggi ruotavano altri tra i quali spicca Coiana incaricato – sempre secondo quanto emerso dalle indagini – della vendita della droga nel quartiere della ‘Marina’ a Cagliari.

Operazione Gran Turismo. Il gruppo, come ricostruito nelle indagini avviate nel 2015, acquistava i carichi di droga dall’Albania (nell’inchiesta sono coinvolti altri cittadini albanesi attualmente ricercati).Eroina e cocaina venivano spedite tramite corrieri nel Milanese e successivamente in Sardegna. Il tutto grazie alle conoscenze del gruppo formato da albanesi, calabresi e sardi.L’operazione è stata ribattezzata Gran Turismo: parola d’ordine utilizzata per arrivare ai corrieri (sconosciuti agli acquirenti finali) e concludere la consegna dei carichi. I componenti utilizzavano telefoni cellulari per quattro giorni, poi li cambiavano e per comunicare scambiavano solo sms. L’eroina veniva chiamata “banana”.

Più informazioni