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Scontro nel Pd a Vibo, Viscomi replica Mirabello: “Normale confrontarsi con altri partiti”

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Il deputato risponde al consigliere regionale vicino a Censore e spiega: “I partiti devono aprirsi a esperienze diverse e non occuparsi solo dell’occupazione del potere”

“Quando non si hanno ragioni forti per sostenere la propria posizione si ricorre all’aggressività verbosa e offensiva. È una regola ben nota alla quale mi sembra voglia restare fedele il consigliere regionale Michele Mirabello”. Arriva a stretto giro di posta la replica di Antonio Viscomi al consigliere regionale che lamentava la partecipazione del deputato ad un incontro sul tema “Emergenza Sanità”, che avrà luogo sabato prossimo a Serra San Bruno e alla quale prenderanno parte anche i parlamentari del centrodestra Wanda Ferro e Giuseppe Mangialavori.

“Per come mi è stato preventivamente assicurato dagli organizzatori – spiega in una nota Viscomi – allo stesso incontro sono stati invitati anche i sindaci e i consiglieri regionali del territorio. Di tutti i partiti, senza distinzione alcuna, perché la sanità è problema troppo serio per i cittadini e non può essere affrontato sulla base di sterili contrapposizioni. Non capisco, dunque, se il problema è la mia presenza a Serra San Bruno o il fatto che io sia stato chiamato a parlare di sanità insieme a deputati e senatori di altri schieramenti politici. Parlare e confrontarsi con chi appartiene ad altri partiti e la pensa diversamente dovrebbe essere cosa normale in un paese normale: l’ho sempre fatto e lo continuerò a fare, senza perdere la mia identità e le mie convinzioni. E lo farò in pubblico, in modo trasparente ed aperto”.

“O forse – prosegue il parlamentare del Pd – devo pensare che il problema stia tutto nel fatto che gli organizzatori – un movimento civico locale – non sono in sintonia con l’amministrazione comunale? Non voglio neppure ipotizzarlo: anzitutto perché l’evento è pubblico e quindi è aperto a tutti i cittadini a prescindere dal colore politico; in secondo luogo perché il sale della politica è proprio questo: confrontarsi con gli altri e, attraverso il confronto pubblico trasparente e argomentato, cercare di acquisire il consenso degli elettori. Io non conosco altri modi di fare politica e perciò continuo a pensare che bisogna parlare con tutti: cittadini, associazioni, movimenti, istituzioni, amministratori. Continuo a pensare che la politica debba essere inclusiva e che i partiti debbano aprire le porte ad esperienze, competenze e sensibilità diverse e non ridursi a gestione di condominio attenta solo all’occupazione di posizioni di potere”.

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