Cultura & Spettacolo

“Palermo chiama”, al Filangieri di Vibo la mostra sugli agenti della scorta di Falcone

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Nello storico edificio del Convitto Filangieri si è tenuta l’inaugurazione della mostra  fotografica dal titolo “Angeli custodi: l’esempio del coraggio, il valore della memoria” organizzata dalla Questura di Vibo Valentia in partenriato con lo stesso Convitto Filangieri, il coordinamento regionale delle Consulte degli Studenti e l’ufficio Scolastico Regionale della Calabria.

Il dovere della memoria di chi ha sacrificato la propria vita nell’esercizio del dovere in una stagione tristemente famosa, nel corso della quale il tempo è sembrato sospeso e la stessa democrazia ha vacillato, raddrizzandosi subito dopo anche grazie all’estremo sacrificio di chi viene ricordato, appunto, nella mostra fotografica. Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina, Vincenzo Fabio Li Muli, Paolo Borsellino: i loro nomi, i loro volti, la loro età al momento della tragedia sono ritratti nelle foto e nei disegni dei ragazzi del Liceo artistico esposti nella mostra, che – come ha dichiarato nel suo intervento il rettore del Convitto, Alberto Capria – rappresenta una pietra miliare nella pluricentenaria storia della Istituzione Scolastica vibonese ed in quella della città di Vibo Valentia.

Presenti autorità civili e militari, rappresentanti degli Studenti della Consulta, del Convitto Filangieri che hanno letto una breve ma intensa riflessione sulla giornata, dell’I.C. 3° Circolo – De Amicis, dirigenti scolastici e sindacali, la manifestazione, dopo il tradizionale taglio del nastro nel chiostro secentesco ad opera di Franca Falduto – responsabile regionale delle Consulte – e di Giovanni Marziano – vicequestore di Vibo Valentia, si è svolta nel corridoio di rappresentanza dove sono esposte le foto – e nell’aula magna. Qui l’introduzione del rettore Capria e l’intervento di Franca Falduto che ha sottolineato la grande sinergia interistituzionale con le Consulte degli Studenti che si è riuscita a creare nella città, con particolare riferimento alla Questura di Vibo Valentia e nell’intero territorio regionale; segno che il protagonismo studentesco, se opportunamente sollecitato, dà sempre encomiabili risultati. Nella sua prolusione il dott. Marziano ha sottolineato la positività degli atteggiamenti del mondo della scuola vibonese, sempre pronto ad intervenire ed a partecipare alle iniziative con forti caratterizzazioni civili: è il caso, citato dallo stesso Marziano, del Liceo artistico di Vibo Valentia 1° classificato nel concorso nazionale “il commissario Mascherpa”.

La visione di un cortometraggio creato dalla stessa Questura di Vibo Valentia che ha toccato le corde più profonde della commozione e la bellissima filastrocca dei bambini della De Amicis dal titolo “Si chiamava Giovanni”, hanno concluso la splendida, ammirevole iniziativa. La mostra rimarrà aperta e visitabile fino a sabato al 26 maggio 

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