Cronaca

Tentano di uccidere un giovane a Briatico per un debito di 300 euro, due arresti (FOTO-VIDEO)

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Una terza persona è stata fermata dai carabinieri in seguito ad una perquisizione domiciliare che ha dato la svolta alle indagini. Sequestrati 4,5 chili di marijuana

Un debito di 300 euro. C’è questo e incredibilmente solo questo dietro il tentato omicidio di Luca Santaguida, il 29enne di Briatico che lo scorso 10 gennaio fu attinto da quattro colpi di pistola mentre si trovava vicino casa. Un agguato che sarebbe stato compiuto da Graziano Spasaro, 41 anni, incensurato, e Riccardo Melluso, 27 anni, già noto alle forze dell’ordine, entrambi di Briatico e tutti e due destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Vibo Valentia proprio a conclusione dell’attività investigativa condotta dai carabinieri della Compagnia di Vibo. Nell’ambito della stessa operazione è stato arrestato per detenzione di droga anche Giuseppe Melluso, 23 anni, fratello di Riccardo. In un deposito di sua proprietà sono stati infatti trovati 4,5 chilogrammi di marijuana.

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Graziano Spasaro

Riccardo Melluso

Gli arresti. Secondo l’accusa Graziano Spasaro sarebbe l’autore materiale del ferimento, colui che ha sparato colpendo anche alla testa il giovane Santaguida. Quel pomeriggio del 10 gennaio sulla scena del crimine c’era però anche Riccardo Melluso che era alla guida di un’auto, un Fiat Brava senza assicurazione ed utilizzata dai due proprio per la ricognizione e l’esecuzione di quello che per i carabinieri è un tentato omicidio. “Chi ha sparato – hanno precisato i carabinieri in conferenza stampa – lo ha fatto per uccidere”. L’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita dai militari della Compagnia di Vibo con il supporto di quelli di Vimercate e Cassano d’Adda, comuni dell’hinterland milanese. I due sono ritenuti responsabili in concorso, a vario titolo, del tentato omicidio ai danni di Santaguida e, inoltre, di estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Operazione “Bravo”. L’inchiesta prende il nome dell’auto utilizzata dai due arrestati per compiere l’agguato. Fin dalle prime battute le indagini si sono concentrate sulla famiglia Melluso di Briatico. La svolta è arrivata in seguito ad una serie di perquisizioni nel corso delle quali sono stati rinvenuti quasi cinque chili di marijuana in un deposito di proprietà di Giuseppe Melluso, 23 anni (arrestato per detenzione di droga), e di un giubbino. Dettaglio di non poco conto perché gli inquirenti ritengono che il fratello di Giuseppe Melluso, Riccardo lo abbia indossato nel giorno del ferimento di Santaguida. A casa di Graziano Spasaro è stata invece trovata la chiave dell’auto, la Fiat Bravo. Così, unendo tutti gli indizi e completando l’intero mosaico, i carabinieri sono riusciti anche a risalire al presunto movente: una somma di 300 euro derivante da acquisto di marijuana non pagata da Luca Santaguida. Somma irrisoria che rende il quadro ancora più allarmante. Subito dopo il tentato omicidio, i due hanno tra l’altro fatto perdere le proprie tracce. Melluso in particolare si sarebbe trasferito nel Milanese e all’alba di oggi è stato arrestato a Mesate dove alloggiava.

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