Cronaca

Far west nel Vibonese, il killer in fuga: armato e pericoloso. Ricerche estese nel Reggino (FOTO)

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L’autore del duplice omicidio di Nicotera e del triplice ferimento di Limbadi è stato identificato. E’ considerato soggetto “problematico e pericoloso”. Soffre di disturbi psichici

Ha un nome ed un cognome il folle omicida che nel pomeriggio ha seminato il panico a Limbadi e Nicotera. Si chiama Francesco Olivieri, ha 31 anni ed è di Nicotera. I carabinieri lo hanno identificato e stanno stringendo il cerchio intorno a lui, in fuga dopo le due azioni di fuoco. Contrariamente alle prime notizie diffuse, Olivieri non è stato ancora catturato anche se sarebbe braccato dai carabinieri. Le ricerche continuano, anche con l’ausilio dei “Cacciatori di Calabria”, gruppo speciale dei militari dell’Arma con sede a Vibo Valentia, specializzato nella ricerca dei latitanti, e sono state estese nella provincia di Reggio Calabria, in particolare nella zona di Rosarno. Francesco Olivieri è ancora armato del fucile con il quale ha ucciso Giuseppina Mollese e Michele Valarioti ed è considerato dagli inquirenti come un “soggetto problematico e pericoloso”. Soffre di disturbi psichici, sarebbe in cura e dovrebbe fare uso  di farmaci.

Caccia al killer. Per i carabinieri sarebbe lui il responsabile dell’uccisione a Nicotera di Michele Valerioti, 67 anni, morto sul balcone di casa, e di un’anziana donna di 70 anni, Giuseppina Mollese, deceduta in ospedale a Catanzaro a causa della gravità delle ferite, e del ferimento delle tre persone prese a fucilate nel bar di Limbadi. Il giovane risulta imparentato con gli esponenti apicali del clan Mancuso della ‘ndrangheta. Ancora ignoti i motivi che hanno armato la mano del giovane.

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Il movente.  Si fa strada in queste ore anche un’ipotesi per il movente della sparatoria. Olivieri potrebbe aver agito per vendicare l’uccisione di un suo fratello, Mario, avvenuta 25 anni fa. Sullo sfondo della vicenda c’è un altro particolare: anche il figlio di Giuseppina Mollese, la donna ferita, venne ucciso alcuni anni fa; il giovane si chiamava Ignazio Gaglianò e gli assassini non furono mai scoperti. 

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