Duramente criticato dall’esponente de I progressisti per Vibo il piano che il primo cittadino intende sottoporre all’attenzione dei consiglieri
Le 37 pagine nelle quali il sindaco di Vibo ha racchiuso il programma svolto e quello programmato entro la fine della consiliatura hanno suscitato la reazione indignata di Antonio Lo Schiavo, leader de I Progressisti per Vibo: “Leggo che il Sindaco della città di Vibo stia per proporre un programma di fine consiliatura. In realtà dovrebbe chiamarsi programma di inizio mandato visto che ripropone gli stessi punti presentati ai cittadini durante le elezioni . Peccato che siano passati tre anni e finora nessuna questione qualificante è stata realizzata . Avevo chiesto due, massimo tre punti, concreti, realizzabili, con un preciso cronoprogramma, abbiamo nuovamente un bel libro dei sogni (37 pagine?)
“È facile – prosegue Lo Schiavo – chiedere il consenso dei consiglieri su affermazioni di principio tipo la rinascita di Vibo , il risanamento dei siti degradati, la pulizia delle strade (chi può essere contrario ), più difficile è invece prendere impegni e dire concretamente come si vuole risolvere, ad esempio, il problema del dissesto idrogeologico, del blocco dell’edilizia specialmente nelle zone marine, su quali tempi servono per rifare la piazza di Triparni, su come si pensa di risolvere il problema della regolarità urbanistica degli alloggi al pennello, su cosa si vuole fare del sito Italcementi . È scaduto il tempo delle promesse !”
