Cronaca

‘Ndrangheta in Piemonte, sette condanne e due assoluzione al processo Minotauro

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Per il procuratore generale si tratta di una sentenza che dimostra che la ‘ndrangheta in Piemonte “non è solo iperattiva ma anche pervasiva”

Sette condanne e due assoluzioni. E’ il bilancio del processo d’appello bis di Minotauro, sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte. Gli assolti sono Benvenuto Praticò e Domenico Portolesi, anche se per quest’ultimo gli atti saranno trasmessi alla Procura di Reggio Calabria.

Condannati. Fra i sette condannati, la pena più alta è per Salvatore De Masi (9 anni), quindi Domenico Agresta (5 anni); Rosario Marando (4 anni, a cui si sommano 13 anni e 8 mesi relativi a una sentenza del 2008 della Corte d’appello di Reggio Calabria); Valerio Ierardi (1 anno e 10 mesi); Marco Zingarelli (1 anno e 6 mesi); Antonino Battaglia e Giovanni Macri’ (1 anno e 4 mesi).

‘Ndrangheta in Piemonte. “Questa sentenza – ha commentato dopo la lettura del dispositivo il procuratore generale Francesco Saluzzo – conferma che la ‘ndrangheta in Piemonte non solo è iperattiva ma anche pervasiva, con interessi per gioco d’azzardo e affari vari”.

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