Cronaca

‘Ndrangheta, la Dda di Reggio chiude le indagini sulle cosche di Taurianova

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L’inchiesta “Terramara-Closed” ha coinvolto 69 persone, 48 delle quali sono state arrestate. Tra quest’ultime anche l’ex sindaco Domenico Romeo

La Dda di Reggio Calabria ha chiuso le indagini su “Terramara-Closed”, l’operazione dell’antimafia contro le cosche di Taurianova. Il blitz scattato il 12 dicembre dello scorso anno e ha coinvolto 69 persone, 48 dei quali erano state arrestate. Tra quest’ultime anche l’ex sindaco del popoloso centro della Piana di Gioia Tauro Domenico Romeo e l’ex assessore Francesco Sposato.

Le indagini I provvedimenti cautelari costituiscono l’esito di cinque separati segmenti investigativi, complementari e convergenti svolti da polizia, carabinieri e dalla guardia di finanza, sotto il coordinamento della Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria. Una maxi inchiesta, gestita dal sostituto procuratore della Dda reggina Giulia Pantano, sviluppata nell’arco temporale compreso tra il 2012 e il 2016 e focalizzata sulle dinamiche delle cosche di ‘ndrangheta attive a Taurianova. In particolare, le complesse investigazioni condotte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, con i colleghi del Commissariato di Cittanova, avrebbero consentito di individuare sia gli aspetti strutturali sia quelli operativi del presunto gruppo mafioso degli Sposato. Una famiglia, quest’ultima, che godrebbe di ampia autonomia di movimento e graviterebbe nella cosca “madre” degli Zagari-Viola-Fazzalari, così come già emerso nell’ambito della nota operazione “Taurus”. Gli Sposato si sarebbero imposti nel mondo imprenditoriale, per lo più nell’edilizia, condizionando l’assegnazione degli appalti. Secondo la Dda sarebbero state “acclarate le infiltrazioni nel Comune di Taurianova”.