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Accoglienza diurna per disabili, ecco il piano del Comune di Vibo

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A predisporlo l’ex assessore alle Politiche sociali Lorenza Scrugli che di recente ha rimesso il proprio mandato nelle mani del sindaco

Mentre dall’interno del “palazzo” si studiano mosse in proiezione di incarichi e pochi “eletti” si dividono il potere, la povertà ed il disagio sociale montano paurosamente su un territorio ritenuto sempre più lo specchio di un Paese che viaggia ad almeno due velocità.

I dati certificati dal Sole24Ore, sulla base delle dichiarazioni dei redditi prodotte dal Ministero dell’Economia, hanno chiarito che il Comune di Dinami è il più povero della Regione con un reddito medio procapite di 9051 euro e che la provincia vibonese, per tasso di povertà, nei redditi del 2016 con 17.995 euro pro capite ha un reddito superiore soltanto a quella di Crotone che si ferma a 16.179 euro.

Un contesto di disagio sociale e di assenza di servizi che gli enti locali combattono con pochissime armi a propria disposizione, tra dissesti e scarsezza di risorse incamerate. Nel “mare magnum” di incertezza, sono gli enti locali, con poche risorse a mettere in atto qualche proposta per alleviare le difficoltà specie dei meno fortunati. In questa ottica deve essere interpretato l’avviso pubblicato da palazzo “Luigi Razza” per l’erogazione di un beneficio economico finalizzato all’accesso in una struttura di accoglienza diurna per disabili residenti nel distretto socio-assistenziale ricadente nel territorio vibonese. La misura ne prevede in alcuni casi anche il trasporto.

Il piano – predisposto dall’Amministrazione con l’ausilio dell’ex assessore alle Politiche sociali Lorenza Scrugli dimissionaria da qualche settimana – prevede per i nuclei familiari meno abbienti un beneficio finalizzato all’accoglienza nelle strutture, tale da consentire ai diretti interessati l’accesso e la permanenza con il versamento anche intero della retta. I fondi per il sostegno del progetto sono quelli messi a disposizione della Regione nel 2014. Si tratta, complessivamente di 203mila euro. Di questi, 120mila verranno utilizzati per l’assistenza nei centri diurni e la parte rimanente per fornire, ai casi più gravi un supporto domiciliare. Le istanze di domanda, dovranno essere presentate al Comune entro il prossimo 26 aprile. Per i ritardatari verrà creata una lista d’attesa.

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