Cronaca

Nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per il boss Nicolino Grande Aracri

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E’ accusato dai carabinieri di Mantova di estorsioni e detenzione abusiva di armi da fuoco in riferimento ad alcuni episodi incendiari di origine dolosa che hanno interessato il Mantovano

Il Nucleo investigativo di Mantova ha proceduto all’arresto di Nicolino Grande Aracri, 59enne originario di Cutro (Crotone), e Antonio Rocca, 48enne suo compaesano, in esecuzione di una misura cautelare emessa per il reato di associazione per delinquere di stampo ‘ndranghetistico e reati aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose (estorsioni, detenzione abusiva di armi da fuoco), in riferimento ad alcuni episodi incendiari di origine dolosa che hanno interessato la provincia di Mantova nell’estate del 2011.

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Il provvedimento “recepisce i motivi in tema di esigenze cautelari e di pericolosità sociale evidenziati nella richiesta di applicazione della misura cautelare personale” con riferimento “al persistere della posizione di vertice occupata da Nicolino Grande Aracri nell’omonimo sodalizio di ‘ndrangheta e del corrispettivo ruolo di capo promotore svolto da Antonio Rocca” e “di elementi, anche sopravvenuti nel prosieguo investigativo, dai quali poter inferire l’attualità del pericolo di reiterazione dei reati, per i quali all’esito dell’istruttoria dibattimentale del processo ‘Pesci'” sono stati condannati.

I due sono stati ritenuti responsabili “di aver promosso, costituito, e diretto un sodalizio criminale armato, di stampo ‘ndranghetistico localmente operante, strutturato come propaggine autonoma del clan Grande Aracri di Cutro da cui deriva per gemmazione, finalizzato alla commissione di delitti sia contro la pubblica amministrazione, che contro il patrimonio e la persona per assumere il controllo dei più remunerativi settori economici del territorio, nonché il predominio delle istituzioni e delle comunità mantovane e cremonesi”. Grande Aracri è già detenuto nel carcere di Opera dopo la condanna 28 anni del tribunale di Mantova, mentre Rocca dietro le sbarre a Voghera sta scontando la pena di 26 anni e 10 mesi.

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