Cronaca

Blitz antidroga tra Italia e Albania, sette arresti. Legami tra ‘ndrangheta e gang romana

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Le indagini nascono da un’operazione eseguita lo scorso mese di ottobre su una presunta associazione a delinquere accusata di aver favorito il clan degli “Alvaro” di Sinopoli

Cinque arresti in Italia e due in Albania. E’ il bilancio dell’operazione “Affari di famiglia”, con la quale i finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno sgominato un’organizzazione italo-albanese dedita al narcotraffico tra Belgio, Italia e Albania. Coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma, gli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria – Gruppo investigazione criminalità organizzata – attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e servizi sul territorio, hanno accertato la presenza, nella capitale, di una pericolosa gang che lucrava ingenti profitti dal traffico internazionale di stupefacenti.

Nel corso delle indagini, sono state documentate 6 importazioni di cocaina per oltre 130 chili, di cui 9 sequestrati, e proventi illeciti per circa 1.600.000 euro, di cui oltre 430.000 sequestrati.  Le indagini nascono dall’operazione “La Romana” che, il 10 ottobre scorso, aveva portato all’arresto, in Calabria, Lazio, Piemonte, Lombardia, Veneto e Sardegna, di 18 appartenenti ad un’associazione a delinquere, responsabile anche di aver favorito la ‘ndrangheta, in particolare la cosca “Alvaro” di Sinopoli (Reggio Calabria). Il Gico ha setacciato i contatti di Francesco Forgione – soggetto contiguo alla ‘ndrina in questione, destinatario di provvedimento cautelare nello scorso ottobre – riuscendo ad individuare una cellula criminale albanese – con base a Roma e collegamenti in Albania, Olanda e Belgio – che ha importato ingenti partite di cocaina dai Paesi Bassi, per il successivo smistamento sulle piazze di spaccio romane. 

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