Cronaca

Gratteri e il “nervosismo” della ‘ndrangheta vibonese: “Ci riprenderemo la provincia di Vibo” (VIDEO)

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Il procuratore capo della Dda di Catanzaro fa il punto delle situazione dopo l’ennesima operazione condotta sul territorio nelle ultime settimane

di MIMMO FAMULARO

“Lavoriamo per riprenderci la provincia di Vibo Valentia”. Lo dice a chiare lettere il procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Nicola Gratteri. Lo ribadisce in occasione di una nuova operazione che rappresenta un nuovo colpo sferrato alla ‘ndrangheta vibonese. L’ennesima inchiesta chiusa nel giro dell’ultimo mese. Segnali di una grande attenzione al territorio e alla sue dinamiche criminali. La Dda lavora alacremente e i risultati stanno iniziando ad intravedersi. Si viaggia infatti al ritmo di un’indagine chiusa a settimana con tanto di conferenza stampa.

Operazione Black Window GratteriOperazione “Black widows”. Stavolta è cambiata la location e l’incontro con i giornalisti si è svolto al terzo piano della Questura di Vibo. L’operazione in questione è stata infatti condotta sul campo dalla Squadra Mobile guidata da Giorgio Grasso e dal suo vice Cristian Maffongelli, unitamente agli uomini dello Sco, il Servizio centrale operativo, e a quelli del Commissariato di Serra San Bruno. In azione è quindi entrata la polizia di Stato che nel corso della notte ha eseguito i sette fermi ordinati dalla Dda nell’ambito dell’inchiesta denominata “Black window”. In manette, in particolare, esponenti di primo piano della famiglia Inzillo di Sorianello.

Operazione Black Window GratteriParola di Gratteri. In conferenza stampa il procuratore Gratteri ha lodato il lavoro della Squadra Mobile vibonese e evidenziato un particolare di non poco conto: “La Questura di Vibo – ha detto – si è rafforzata perché il capo della polizia ha mandato sette nuovi ispettori e devo ringraziare il questore Bonfiglio per averli destinati tutti e sette alla Squadra Mobile di Vibo”. E’ un ulteriore segnale di grande attenzione nei confronti del Vibonese. Il piano aggiornato proprio nelle ultimissime ore prevede il rafforzamento della Squadra Mobile della Questura con addirittura undici ispettori che – secondo quanto riferito dallo stesso questore Bonfiglio – sono già in servizio. “Non è solo un fatto di numeri – ha dichiarato Gratteri – ma è un fatto di di bisogno, di considerazione che la Squadra mobile di Vibo deve avere per contrastare questo tipo di ‘ndrangheta che abbiamo a Vibo Valentia, che è una ‘ndrangheta di serie A come quella che abbiamo nel Crotonese. Questo è un risultato di un lavoro durato mesi. È stato necessario intervenire con urgenza perché si stava preparando un altro omicidio e noi non ci potevamo permettere che avvenisse un ulteriore fatto di sangue nella provincia di Vibo Valentia. Dobbiamo cominciare a riprenderci con più determinazione e con più forza, con maggiore vigore, il territorio dell’intera provincia di Vibo”.

ECCO I NOMI DELLE SETTE PERSONE FERMATE (Clicca qui)

Il nervosismo dei clan. Gratteri si è quindi soffermato sul “nervosismo” dei clan della ‘ndrangheta vibonese. Un dettagli già riscontrato in altre recenti inchieste e che in passato sono stati focolai di faide piuttosto cruente. “Vedo un certo nervosismo e un certo dinamismo da parte di locali di ‘ndrangheta. Questo – ha affermato – ci preoccupa ma allo stesso tempo ci obbliga a stare più attenti”.

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