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Cas Vibo, Sabatino insorge: “Commissariamento inspiegabilmente archiviato”

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“Ad oggi – spiega il principale indiziato a rivestire la carica – diversamente da come sarebbe dovuto accadere, il centro di aggregazione è utilizzato come associazione privata”

“E’ opportuno porre nuovamente al centro della discussione, il problema del centro di aggregazione sociale di Vibo Valentia, non già per riproporre le polemiche ed i pettegolezzi che da più parti si sono manifestate nei giorni scorsi, ma esclusivamente per contribuire a far si che la città possa fare un passo in avanti all’insegna della correttezza e della coesione sociale. Ed infatti, è utile evidenziare che, il Centro di aggregazione sociale, non è un associazione privata o un club d’elite, ma è un associazione pubblica che sviluppa la sua attività in compartecipazione con il Comune di Vibo Valentia e nei locali di proprietà pubblica cioè dell’ente citato”. Lo scrive in una nota Enzo Sabatino, ex componente del Cas e candidato a diventarne il commissario.

“Tale premessa – spiega Sabatino – è utile per comprendere che ad oggi, diversamente da come sarebbe dovuto accadere, il centro di aggregazione è invece utilizzato come associazione privata, ad esclusivo appannaggio di un direttivo privo di legittimazione sia giuridica quanto politica. Non bisogna dimenticare che sulla scorta di una serie determinata di segnalazioni di gravi irregolarità ed altresì per incresciosi episodi che non rappresento per il comune senso del pudore, il Presidente ed il Direttivo, hanno ritenuto, anche su sollecitazione dell’assessore ai servizi sociali di dimettersi, rendendo esecutive tali dimissioni, salvo poi rieffettuare, il Presidente dimissionario, in maniera arbitraria le suddette nomine”.

“Il tutto, con un ordinanza di commissariamento che vedeva il sottoscritto individuato come commissario, (anche per le note capacità di mediazione e di rettitudine morale), revocata anch’essa per sentire la commissione competente. Commissione , già ascoltata sul punto, che non ha espresso (ne avrebbe potuto farlo) alcun parere negativo, in ordine alla nomina in questione. Tutto ciò premesso, in relazione all’interesse pubblico che ruota intorno al centro di aggregazione, domando come mai e per quali ragioni, la pratica del commissariamento è stata archiviata in modo ingiusto ed anomalo ed invito tutte le forze politiche a discutere della questione in consiglio comunale affinché possano emergere tutte le verità dal sottoscritto sempre segnalate”.

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