Economia & Società

Porto di Gioia Tauro, la Cgil contro la Regione: sull’Agenzia portuale non ha risposto

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Il sindacato “chiama” la Regione a mantenere gli impegni presi nei confronti dei 377 lavoratori licenziati dal terminalista Mct

“La Giunta regionale della Calabria ancora non ha neanche risposto alla richiesta di convocazione avanzata dalla Filt-Cgil Calabria e della Piana di Gioia Tauro per affrontare la delicata questione relativa all’Agenzia portuale di Gioia e dei 377 lavoratori che ancora non hanno potuto fare nemmeno una giornata di lavoro”.

L’attacco del sindacato Lo si legge in un comunicato diffuso dal sindacato. “Dalla Giunta regionale – si legge – vogliamo sapere, tra le altre cose, quali provvedimenti ha assunto rispetto al piano di formazione dei lavoratori collocati alla Port Agency. Infatti, uno degli impegni che la Regione Calabria si era assunto, sottoscritto nel protocollo di intesa del 27 luglio 2017 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, era il percorso di formazione e riqualificazione del personale. Ma ad oggi La Regione non ha assunto nessuna decisione in tal senso e se l’ha assunta non e’ stata portata a conoscenza delle Organizzazioni sindacali”.

Impegni disattesi “Gli impegni – attacca il sindacato – vanno mantenuti soprattutto quando c’è la possibilità di favorire processi di occupazione. Nel terminal auto, i lavoratori del terminalista ATGT spesso entrano in sofferenza a causa di un carico di lavoro che non può essere espletato con il solo straordinario ma appunto con richiesta di nuova manodopera. Quella manodopera, cioè, per cui si è firmato un accordo presso la Presidenza del Consiglio e che è stato finanziato con circa 40 milioni di euro per tre anni. Ma noi non vogliamo assistenza. Quei lavoratori devono ritrovare la possibilità di essere rioccupati”.

Personale da formare Nel caso del terminalista ATGT – continua la Filt – non è stato possibile chiamare al lavoro le persone collocate in Agenzia perché non erano adeguatamente formate nel lavoro di movimentazione auto. Ancora piu’ preoccupante è la situazione del gateway ferroviario, la cui apertura dovrebbe essere prevista per agosto/settembre 2018, e che quindi evidenzia un pesante ritardo con il rischio concreto di non poter inserire i lavoratori dell’agenzia. Risulta del tutto evidente, quindi, che un piano di formazione immediato e specifico e’ indispensabile per le attività presenti e future dell’area portuale”.

Realizzare gli impegni Per questo occorre che la Regione mantenga l’impegno assunto e per questo, oltre che per il resto, abbiamo chiesto l’incontro alla Regione. Si deve aprire adesso la fase della realizzazione degli impegni e noi saremo attenti a verificare che siano rispettati e che tutti gli obiettivi vengano raggiunti. In caso contrario denunceremo pubblicamente i ritardi anche perche’ sul porto di Gioia non e’ permesso piu’ a nessuno scherzare ne’ utilizzarlo solo a fini elettorali. Sia Oliverio a farsi garante della riunione con i sindacati perche’ e’ stato lui a firmare per conto della Regione l’accordo a Roma”. 

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