Sconfessato dal Tar del Lazio e smentito già due volte dalla Corte federale d’appello, il giudice di primo grado si rifiuta di entrare nel merito della vicenda e la telenovela continua
Ancora una volta il Tribunale federale nazionale si rifiuta di entrare nel merito e dichiara inammissibile il ricorso della Vibonese. Si tratta dello stesso giudice che aveva dichiarato inammissibile altri tre ricorsi presentati dal club rossoblù. Lo stesso che il Tar del Lazio ha pubblicamente sconfessato nelle scorse settimane riguardo al diniego di accesso agli atti. Lo stesso al quale la Corte federale d’appello aveva rinviato gli atti dopo aver giudicato superati i vizi di forma alla base dell’inammissibilità.
Vizio di forma. La Sezione Disciplinare del Tfn però insiste nel dichiarare infondato e inammissibile il ricorso presentato contro il Messina. Alla base del verdetto il solito vizio di forma: il club rossoblù ha avviato l’azione legale contro il Messina e non contro la Figc e la Lega Pro che avevano ammesso i peloritani al campionato pur senza una regolare fideiussione. Vizio di forma giudicato però superato dalla Cfa che aveva dato ragione alla Vibonese rinviando la questione proprio al Tfn per un nuovo giudizio nel merito che neanche stavolta è arrivato. La Vibonese farà ricorso contro questo verdetto nuovamente alla Corte federale d’appello e la battaglia giudiziaria del presidente Pippo Caffo prosegue.
LA SENTENZA DEL TRIBUNALE FEDERALE NAZIONALE (Clicca qui)
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