Cronaca

‘Ndrangheta, caccia alle “talpe” nella Procura di Vibo. Indagano i carabinieri

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E’ quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto di cinque persone a Mileto nell’ambito dell’operazione che ha fatto luce su due omicidi

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Vibo Valentia, con il coordinamento della Dda di Catanzaro e della Procura di Vibo stanno indagando su alcune fonti informative all’interno della Procura vibonese che negli scorsi anni avrebbero fornito notizie su indagini in corso alla famiglia Mesiano di Mileto, impegnata in una faida con la famiglia Corigliano. E’ quanto si evince dall’ordinanza di custodia cautelare dell’operazione antimafia “Miletos” che lunedi’ scorso ha portato a cinque arresti ed a complessivi 12 indagati permettendo di far luce sugli omicidi di Giuseppe Mesiano e Angelo Corigliano commessi nel 2013.

Fra le persone arrestate anche Francesco Mesiano, tornato in liberta’ dopo aver scontato 20 anni di reclusione per l’omicidio del bimbo americano Nicholas Green, ucciso per errore sull’autostrada nel 1994 in quanto l’auto sulla quale viaggiava e’ stata scambiata da Mesiano e Michele Iannello per quella di un gioielliere.

Il gip nell’ordinanza evidenzia che “dal complesso delle investigazioni sono emersi taluni dati allarmanti: la famiglia Mesiano poteva disporre di fonti informative attraverso dipendenti della Procura di Vibo Valentia che all’epoca, in cambio di denaro, fornivano indicazioni circa lo svolgersi delle attivita’ di indagine”. I carabinieri su tale fronte sono impegnati a fare piena luce sulla vicenda che chiamerebbe in causa alcuni dipendenti infedeli della Procura di Vibo. (AGI)

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