Economia & Società

Paravati, scontro Vescovo-Fondazione: a Pasqua prevalga il dialogo nel segno di Natuzza

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Quello della Settimana Santa è il momento giusto per ritrovare la pace e la tranquillità

di VINCENZO VARONE

Siamo alla vigilia della Settimana Santa. Giorni durante i quali ovunque verranno vissuti momenti di preghiera e di spiritualità legati alla Passione, alla morte e alla Risurrezione di Gesù. Giorni di Fede in cui il pensiero correrà anche a Natuzza Evolo che proprio in questo periodo per tanti anni ha vissuto sul proprio corpo la passione del Signore e, quindi, la flagellazione e la salita al calvario. Durante la Settimana Santa la mistica cadeva, infatti, a più riprese in uno stato di estasi e le stimmate si trasformavano a contatto con bende e fazzoletti in testi di preghiere in lingue diverse, ostie, ostensori, corone di spine e cuori. Solo nell’ultimo anno di vita sul suo corpo non si sono aperte le ferite e le sofferenze sono state meno dolorose degli anni precedenti.

Il momento giusto, dunque, quello della settimana di Pasqua, nel ricordo vivo e forte di Mamma Natuzza, per far ritrovare alla Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”- di cui lei stessa è stata l’ispiratrice e la fondatrice – la pace e la tranquillità, oggi pesantemente minata dalle diatribe in corso d’opera sulle modifiche dello statuto. Diciamo tutto questo perché ormai , visto come si sono messe le cose. un preciso punto di incontro punto s’impone. Trovare un accordo è diventato un atto dovuto non più rinviabile nei confronti dei figli spirituali della mistica sparsi in ogni parte del mondo che stanno vivendo con sconcerto e sincero dolore quanto si sta vivendo a Paravati, ma soprattutto per Fortunata Evolo che nella sua vita di missionaria della Buona Parola si è continuamente spesa con umiltà, generosità coraggio e determinazione, per tutti e in particolare per l’umanità dolente. Una donna di fede che non si è voluta mai assumere meriti ( “io – diceva spesso ai suoi interlocutori – sono un verme di terra”) e che in ogni circostanza ha saputo esprimere al mondo intero, con il suo sacrificio, unita ad una grande e inesauribile forza interiore, la bellezza di Dio e del creato e la sua profonda devozione al “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle anime”.

Prevalga, dunque, al di là delle ragioni degli uni e degli altri – che poi non sono così distanti come possono apparire – la linea del dialogo fraterno e costruttivo e della Misericordia, di cui si sta facendo portatore Papa Francesco, tenendo ben presente che al primo posto deve figurare solo ed esclusivamente l’opera di Natuzza e, quindi, il bene del Popolo d Dio. Il resto alla gente non interessa.

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