Sotto la lente anche la pianificazione urbanistica della città ancora senza sbocchi
Un settore fermo da tanto, troppo tempo. Il blocco dell’edilizia nelle frazioni costiere – Vibo Marina, Bivona e Porto Salvo – rimane uno dei punti dolenti di questa come delle precedenti amministrazioni comunali. Le criticità derivano da uno stato di dissesto “correlato alla difesa ed alla tutela del territorio secondo fasi di pianificazione e programmazione da attuarsi in processi di concertazione tra i soggetti istituzionali coinvolti, che ad oggi sono mancati”.
Giovanni Russo
Ad affermarlo è il capogruppo del Pd Giovanni Russo che ha presentato ieri un’interrogazione rivolta al rivolta al sindaco, al presidente del consiglio e all’assessore all’Urbanistica. Due i temi sotto la lente: “Lo sblocco dell’attività edilizia, appunto, e la pianificazione urbanistica della città”. Il dazio dello stallo in tale settore è a suo dire pesante in primis per le già vuote casse di palazzo “Luigi Razza”: “Basti pensare al mancato introito degli oneri di urbanizzazione non solo in relazione alle nuove edificazioni, ma anche agli interventi di recupero e riqualificazione”. Peraltro, nonostante vi siano delibere che attestino la pericolosità idraulica del territorio, il Pai in vigore rimane datato al 2001. Di conseguenza, non rimane all’Amministrazione “che relazionare nella materia – conclude Russo – sugli orientamenti del settore urbanistica, in un consiglio comunale ad hoc alla presenza di un tecnico dell’Abr”.
