L’imprenditore prova a fermare le polemiche aperte sul suo conto durante e dopo la campagna elettorale
“C’è un modo di fare politica fuori dai partiti. Ciascuno può impegnarsi facendo il proprio mestiere, da professionista, da imprenditore, tra la gente. Non è più tempo di ideologie, gli anni ’70 costituiscono un lontano ricordo”. E’ questo il pensiero dell’imprenditore vibonese Enzo Mirabello, spinto da più parti ad esprimere la propria fede politica. “Io – ha affermato Mirabello – ho deciso di fare politica, quindi, nelle scelte delle cose che faccio quotidianamente ma sempre partendo dal presupposto che non sto su un piedistallo per dare lezioni. Ritengo doveroso fare tutto il possibile per il bene del territorio, per la mia terra e per la sua gente con la quale sono costantemente in contatto”.
La politica che premia, secondo Mirabello, è quella che ci porta “ad ascoltare chi soffre per aver perso il lavoro, lamenta le difficoltà e le inefficienze del sistema, non vede realizzate le proprie prospettive di sviluppo e sicurezza. Non ho mai chiesto di occuparmi di politica. Ci sono entrato per caso. E poi ci sono rimasto per un obbligo morale, di fronte alla sofferenza della gente che mi sta attorno. Per questo ho deciso che sarò sempre e solo al servizio del mio territorio e non poltrona. Quando dovrò essere identificato con qualcuno – ha chiosato – renderò serenamente pubblica la mia decisione”. Insomma, un modo per respingere al mittente le insinuazioni degli ultimi mesi, quando l’imprenditore vibonese è stato più volte identificato con un partito piuttosto che con un altro.
