Alle diciannove soltanto in Sicilia si è recata ai seggi una percentuale più bassa di elettori. In testa l’Emilia Romagna
I primi dati, quelli forniti dal Viminale a mezzogiorno non avevano fatto ben sperare. E quelli delle 19 confermano l’alto rischio astensione per la Calabria. La nostra regione è la penultima del Paese. La percentuale di elettori alle urne, alle 19, si aggira intorno al 49.4% ed è la penultima a livello nazionale. Alle spalle della Calabria soltanto la Sicilia con il 46.41%. Dati lontanissimi dalla media nazionale, superiore al 58.6% e dalla prima regione per affluenza alle urne che al momento è l’Emilia Romagna con il 62%.
Guardando alle cinque province calabresi, Cosenza e Catanzaro fanno registrare un dato al di sopra della media regionale con il 52% di elettori alle urne; a Reggio Calabria ha votato, invece, solo il 46%. Percentuale inferiore a quella di Vibo Valentia che si aggira intorno al 50% ed a quella di Crotone che staziona al 46.3%.
Quanto alle città capoluogo, si registra il il 62.4% a Catanzaro, il 54.4% a Cosenza, il 50.2% a Vibo Valentia, il 48.6% a Crotone ed il 47.4% a Reggio Calabria.
Santo Stefano di Rogliano, nel Cosentino, è il Comune in cui si è votato di più, con il 65.9%, Platì nel Reggino quello con la percentuale più bassa.