Rifiuti, migliorano i dati della raccolta differenziata in Calabria. Cosenza al 41%

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Cresce la percentuale della provincia di Catanzaro (38,13%), ancora basse quelle di Reggio Calabria (21,63%), Vibo (22,62%) e Crotone (12,56%)

Ufficialmente concluso il periodo concesso ai Comuni calabresi per integrare, o comunicare per la prima volta se assenti, i dati sull’andamento della raccolta differenziata, il Catasto regionale rifiuti dell’Arpacal, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria, ha pubblicato oggi sul suo sito web il Report definitivo 2017, riferito ai dati del 2016.

I dati dei “ritardatari” Sono stati così 57, su un totale di 409, gli enti che hanno usufruito di questi “tempi supplementari”, previsti dal Regolamento sull’acquisizione dei dati approvato con una Delibera di Giunta Regionale, determinando un incremento percentuale della base dati utile del 14% e, ovviamente, anche del valore totale della raccolta differenziata: si è passati, infatti, dal 27% del report “provvisorio”, al 31,20% di quello definitivo (un +4,2 %). Anche le province hanno potuto godere di questa fase di integrazione, segnando un aumento dei Comuni che hanno provveduto ad inviare i dati, ed anche un aumento del totale della raccolta.

Cosenza in testa, Crotone in coda La provincia di Catanzaro passa dal 30,46% al 38,13% di differenziata, grazie all’integrazione di 15 Comuni. Quella di Cosenza dal 37,40% al 41,58%, grazie all’integrazione di 23 Comuni. La provincia di Crotone dal 9,87% al 12,56% con 5 Comuni che hanno integrato i dati. Reggio Calabria aumenta dal 19,01% al 21,63%, con 10 Comuni che hanno integrato. Vibo Valentia, con 4 Comuni integrati, passa dal 21,69% al 22,62%.