Cultura & Spettacolo

Grande successo per “Vibo in scena”, viaggio nel mito a palazzo Gagliardi

perfomance-mito-persefone-2.jpg

Suggestivo appuntamento con la performance teatrale che ha rappresentato il primo degli eventi organizzati nell’ambito della mostra

Musica, musica antica. Tra giochi di luce soffusa, si leva una voce, quella di una madre che narra il suo dolore per la figlia perduta, per l’inganno subito dal padre degli dei, Zeus.
E’ Demetra, dea della fertilità e dell’agricoltura, disperata per il ratto di Persefone da parte del signore degli Inferi, Ade. Cosa le resta se non la vendetta, scatenando così un durissimo inverno senza fine? Ed inizia da qui la suggestiva performance teatrale che si è tenuta il 22 febbraio presso Palazzo Gagliardi a Vibo Valentia, il primo degli eventi organizzati nel corso della mostra “Vibo in scena”. All’appuntamento mattutino, in programma per le 11, erano presenti gli studenti di alcune classi del Liceo Classico “M. Morelli” che sono rimasti profondamente emozionati ed entusiasti di aver partecipato alla manifestazione, preceduta dai saluti dell’assessore alle politiche giovanili del Comune di Vibo, Silvia Lara Riga e da una breve introduzione che ha rievocato il mito di Persefone che ad Hipponion ritornava sulla terra per passare sei mesi con la madre che accoglieva il suo periodico ritorno facendo rifiorire la natura.

Hipponion, dove in località Cófino sorgeva un grande tempio che si diceva fungesse da faro per la terra e di cui l’archeologo Paolo Orsi negli anni 20 ebbe a scrivere quel che segue: “Ma già vedesi sin da ora quale doveva essere l’eleganza e la vaghezza di questo tempietto, che colla sua vivida decorazione si estolleva sulla collina di Cófino, in mezzo al verde di un sacro boschetto, e volgendo la fiancata alla montagna appenninica segnalava da lunge alle tribù indigene la greca Hipponium, allo stesso modo che il tempio al Telegrafo segnalava ai naviganti del Tirreno, e più da lungi ancora, la presenza della città greca, figlia di Locri, e come questa, giova rilevarlo, tutta pervasa di ionismo”.
Hanno dato voce alle protagoniste del mito Anna Macrì, nelle vesti di Demetra, ed Angelica Artemisia Pedatella, nei panni di Persefone, accompagnate dalla coinvolgente musica di Oscar Bonelli e dalla danza di Ivana Pantaleo.Un’interpretazione, la loro, che ha appassionato ed ammaliato non solo il giovane pubblico ma anche il pubblico adulto durante l’appuntamento pomeridiano delle 18. In chiusura l’assessore alla Pubblica istruzione e Cultura, Raimondo Bellantoni insieme con l’assessore Riga hanno ringraziatoElio Panzarella, presidente della Fondazione Archivio Storico Fotografico della Calabria che sta curando la direzione artistica della mostra e delle performance teatrali, ed Elena Console, amministratore della TEA sas di Catanzaro che si è occupata della progettazione.

I prossimi eventi in programma sono tre: venerdi 9 marzo, in cui si terrà l’incontro “Giornali e giornalisti a Monteleone” organizzato dall’associazione “CIVITAS”; venerdi 23 marzo, è previsto “Personaggi illustri a Monteleone” a cura dell’associazione “UILT Calabria”; in chiusura il 31 marzo va in scena “Anima Allegra”, seconda performance teatrale su Dora Menichelli, attrice di Monteleone Calabro, a cura di Antonio ed Elia Panzarella.

Più informazioni