Politica

FI a Vibo Marina: non solo Zes, ma anche trasporti e sanità in un territorio abbandonato

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 A sostegno dei candidati di Camera e senato, Mangialavori, Ferro e Daffinà, tutto il partito compattamente. E Lombardo conia un nuovo acronimo di Zes

Forza Italia prosegue la campagna elettorale ripartendo dalla sala di un noto hotel di Vibo Marina, dopo l’annuncio della creazione da parte del Pd della Zes (Zona economica speciale) per lo scalo vibonese, provvedimento di cui si parla da alcuni anni. “Si tratta – ha detto ieri sera Giuseppe Mangialavori, capolista azzurro al Senato in Calabria – di una proposta elettorale. La verità è che ci sono 25 milioni, ma da utilizzare per tutta la Calabria”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore ai Lavori pubblici Lorenzo Lombardo, sponsor del leader azzurro su quel territorio. “Zes – ha ironizzato l’esponente dell’esecutivo di palazzo Luigi Razza – è l’acronimo di zona dall’elettorato strategico”, invitando a votare per l’attuale coordinatore di Forza Italia allo scopo di dar vita “ad una storia ancora da scrivere”.

Nei locali dell’Hotel Cala del Porto, anche Wanda Ferro, candidata nel collegio uninominale alla Camera per il centrodestra. “Bisogna fare molto di più – ha detto quest’ultima – per un territorio ricco ma con le strade impercorribili. Il Vibonese sembra Beirut. Negli ultimi tre anni si contano solo fallimenti per responsabilità di una politica non sufficientemente impegnata”. E ha ricordato il vero oro nero di questo territorio: “Non tanto le industrie – ha detto Wanda Ferro – quanto i beni culturali costituiscono la risorsa su cui bisognerà puntare in futuro”. Al dibattito hanno dato il proprio apporto anche il consigliere regionale Vincenzo Pasqua per il quale “un capolista di giovane età è un orgoglio tutto vibonese” e Tonino Daffinà, candidato nel listino calabrese per il senato, secondo cui si dovrà puntare “su una legge speciale che rilanci il turismo a Vibo Marina”.

Non è passata in secondo piano neppure la sanità. Stigmatizzate a 360 gradi “le politiche clientelari” evidenti in questo settore. “Deve essere la politica – ha concluso Mangialavori – al servizio della sanità e non il contrario”.

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