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Apoteosi Vibonese, Orlandi predica prudenza: “Non abbiamo fatto ancora nulla” (VIDEO)

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Il tecnico rossoblù sorride dopo il successo ottenuto nello scontro al vertice con il Troina ma invita tutti a tenere i piedi piantati per terra: “La strada è ancora lunga”

Si è sbracciato più del previsto in panchina, non si è assolutamente scomposto in sala stampa. Nevio Orlandi sorride ma non si esalta per l’ultima impresa della Vibonese, la più importante della lunga serie di risultati utili consecutivi. Loda il gruppo, ma lo invita a tenere i piedi per terra. “Non abbiamo ancora fatto nulla. Dobbiamo tenere i piedi per terra, continuare a lavorare. Tireremo le somme nelle ultime tre o quattro partite”.

Coraggio rossoblù. Lucida e precisa l’analisi del tecnico rossoblù Nevio Orlandi. “Nel primo tempo abbiamo avuto qualche titubanza di troppo – afferma – perché temevamo il loro palleggio e arrivavamo in ritardo nelle chiusure. Poi nella ripresa abbiamo trovato il coraggio e l’aggressività che serviva per metterli in difficoltà”. La Vibonese è uscita alla distanza imponendosi con la sua qualità e una freschezza atletica che lascia ben sperare per il futuro. “Sapevamo – aggiunge Orlandi – che i nostri avversari potevamo pagare dazio su questo tipo di campo e così è stato. Noi siamo più abituati a giocare in queste condizioni e quindi anche più preparati. Abbiamo un gruppo di giocatori eccezionale, molto umile e ognuno aiuta l’altro. Sono orgoglio dello spirito che si è creato all’interno dello spogliatoio”.

Pressione sul Troina. Per il tecnico del Troina, Giuseppe Pagana, il pari sarebbe stato il risultato più giusto. “Abbiamo giocato un grandissimo primo tempo mentre la Vibonese ha fatto meglio nella ripresa sfruttando due o tre nostri errori. Bravi loro, ma non siamo stati da meno di fronte alla squadra più forte del campionato con un organico da serie C”. Ora il Troina potrebbe avvertire la pressione. “Tutto dipende ancora da noi e nonostante questa sconfitta siamo ancora in testa. Il campionato è ancora aperto e non dimenticherei la Nocerina che ha forse anche il calendario più facile”.

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