Cronaca

Vibo, da “Giardino sul mare” a… “terrazza abusiva sul degrado”. Storie di ordinaria criminalità

I cittadini chiedono sicurezza, ringraziano le forze dell’ordine per i controlli e attendono che entrino in funzione i 45 impianti di videosorveglianza

C’è paura a Vibo, c’è timore e si invoca sicurezza. Lo fanno gli esercenti che continuano a subire il degrado e l’abbandono di una città che da “Giardino sul mare” è diventata ormai da tempo, una “Terrazza abusiva sul degrado”. E chiedono risposte anche i cittadini, la tanta gente perbene che paga tasse e tributi e si ritrova a sopravvivere tra disservizi e la voglia di fuggire. Così, quanto accaduto sabato scorso è l’emblema del clima che ormai c’è da anni. Una rissa in piazza Municipio che qualcuno ha cercato di sedare, poco dopo mezzogiorno e che ha visto protagonista il “branco” che senza temere di agire sotto la luce del sole ha picchiato un giovane. Solo l’ultimo degli episodi che si registrano nei weekend, dove sempre più “ragazzacci” sembrano essere divenuti i padroni della città. Atti di vandalismo, danneggiamenti, infatti, sono ormai all’ordine del giorno. Lo sono al pari delle intimidazioni, delle minacce, degli ubriachi che girano armati, dei rapinatori che imperversano.

Clima. Un clima di violenza che la città subisce e per cui chiede risposte. In primis, i commercianti di corso Vittorio Emanuele e di corso Umberto. Questi ultimi da anni, ormai si sentono abbandonati. E sempre più spesso capita di vedere i loro negozi chiusi ancora prima delle 20. Ma anche su corso Vittorio Emanuele il clima non è diverso. “Chiudiamo presto, perchè abbiamo paura e non siamo più padroni delle nostre vite”. Un sentimento percepito anche dai cittadini che temono per i loro figli e che chiedono maggiori controlli ma anche una programmazione e una visione diversa di città. “Vibo è sempre più abbandonata, sporca, non c’è niente e quello che resta sono i vandali e i maleducati che la fanno da padrone – spiegano -. La colpa è di tutti, anche la nostra, ma qui stiamo andando sempre più a fondo”.

Forze dell’ordine. E una risposta alla violenza criminale che spavalda avanza sono state le forze dell’ordine a darla. Lo ha fatto il Prefetto Guido Longo, intensificando i controlli anche alla luce delle ultime intimidazioni – colpi di pistola al distributore Esso e contro ai mezzi della Satel tra venerdì e sabato – per ridare serenità alla comunità. E, in questa direzione, anche i controlli predisposti dai carabinieri che nel weekend passano al setaccio la città. E controlli alla ricerca di armi anche quelli avviati sabato al cimitero. In azione i militari della Compagnia hanno effettuato al cimitero cittadino, unitamente ai colleghi dello Squadrone Cacciatori e del Nucleo cinofili. Controlli che sono stati ben accolti dalla città “vedere agenti e militari in giro dà sicurezza, e serve una risposta a Vibo che non può essere lasciata nelle mani dei balordi”.

Videosorveglianza. Dopo l’annuncio dell’attivazione di 45 impianti di telecamere, ora la città aspetta che entrino in funzione. E controlli e videosorveglianza sono visti come una risposta importante dalla comunità che, insieme ai servizi, invoca sicurezza. L’unico modo per smettere di sopravvivere, sopraffatti dalla paura.

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