Cronaca

Escalation di intimidazioni nel Vibonese, intensificati i controlli sul territorio

Carabinieri a lavoro per identificare gli autori della grave intimidazione alla ditta di telecomunicazioni di Paravati di Mileto. Indagini a 360 gradi

Indagini a 360 gradi per fare luce sulla grave intimidazione ai danni della ditta Satel di Paravati di Mileto, impegnata nel settore delle telecomunicazioni e di cui sono titolari i fratelli Carmelo e Salvatore Salimbeni, che l’altra notte ha subito un vero e proprio assalto a colpi di kalashnikov. Presi di mira i mezzi parcheggiati nel deposito di via Bolzano, sito a pochi passi dalla piazza principale del paese. Di pari passo all’avvio delle indagini sono aumentarti i controlli su tutto il territorio, giusto come il prefetto Guido Longo aveva assicurato sabato mattina nel corso di un incontro con i proprietari dell’ azienda.

Avanti con coraggio. Decisi a non cedere alla pressioni del racket delle estorsioni i due fratelli. “Noi dicono – i Carmelo e Salvatore Salimbeni – in una dichiarazione apparsa sulle pagine di Gazzetta del Sud – non ci faremo intimidire, denunceremo ogni tentativo di questo genere ed andremo avanti decisi”. Delusione nello stesso tempo per il comportamento assunto dal mondo della politica. “Nessun rappresentante politico – hanno dichiarato i due fratelli – si è fatto vedere o sentire né in occasione della precedenti intimidazioni né adesso che abbiamo subito questo pesante attentato”. 
La “Satel” attiva dal 2007 ha subito complessivamente sette attentati. Un vero e proprio stillicidio che non ha mai scoraggiato la volontà di fare e di crescere dei titolari e delle maestranze dell’azienda.

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