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La Corte dei Conti lancia l’allarme: “Sanità calabrese ad alto rischio di danno erariale”

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Sull’indebita utilizzazione dei fondi assegnati ai gruppi consiliari dal 2010 al 2012, la magistratura contabile ha avviato l’azione per il risarcimento dei danni

In Calabria il settore della sanità resta “tra quelli a più alto rischio di danno erariale”. Lo ha detto il procuratore regionale della Corte dei Conti, Rossella Scerbo, parlando con i giornalisti in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della magistratura contabile calabrese.

L’allarme. “Ci sono – ha aggiunto – numerose denunce per la mancata esecuzione di sentenze di condanna al pagamento dei corrispettivi per contratti di fornitura di beni o servizi, cui fa seguito la nomina di commissari ad acta con lievitazione dei danni per oneri accessori e spese. Si tratta – ha rilevato il procuratore della Corte dei Conti – di un fenomeno che appare particolarmente grave e diffuso per gli aspetti quantitativi nell’ambito delle Aziende sanitarie provinciali, che va indubbiamente ad aggravare i già precari equilibri della sanità calabrese. Questa situazione è una fonte enorme di dispersione di denaro pubblico, anche perchè in questi contesti di ritardati o mancati pagamenti spesso alligna il rischio di doppi pagamenti. In un’Asp – ha spiegato Scerbo – in effetti sono in stati scoperti doppi pagamenti, purtroppo prescritti sia in sede penale che contabile, ma non e’ l’unico caso”.

Rimborsopoli. Annunciato, poi, il deposito delle prime due citazioni per il risarcimento dei danni subiti dalla Regione per l’indebita utilizzazione dei fondi assegnati ai gruppi consiliari dal 2010 al 2012. “L’istruttoria – ha spiegato il magistrato contabile – si è avvalsa del materiale probatorio acquisito dalla procura della Repubblica di Reggio Calabria”. Le citazioni riguardano l’allora capogruppo del Popolo delle Liberta’, Luigi Fedele, e gli allora componenti del gruppo del Popolo delle Libertà Piero Aiello, Gianpaolo Chiappetta e Giovanni Nucera, tutti ex consiglieri regionali. Il procuratore della Corte dei Conti ha poi spiegato che “per altre situazioni individuali sono in corso le notifiche”. Con riferimento invece all’utilizzazione e alla rendicontazione dei fondi dei gruppi consiliari della Regione negli ultimi anni, la Scerbo ha precisato: “In base alle normative vigenti questo esame spetta alla sezione di controllo della Corte dei Conti, ma dalle delibere della sezione sembra che la situazione sia cambiata in meglio”.