Cronaca

Gratteri risponde agli studenti: dal rapporto tra ‘ndrangheta e massoneria ai “caproni laureati”

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Il procuratore di Catanzaro ha partecipato all’iniziativa “Legal Economy”: “Il rapporto con la massoneria deviata è il grande salto di qualità della ‘ndrangheta”

“Il rapporto tra ‘ndrangheta e massoneria deviata purtroppo è stato colpevolmente sottovalutato per decenni dalla magistratura, dalle forze dell’ordine e soprattutto dalla politica”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, nel corso dell’iniziativa “Legal Economy” promossa dall’Itc “Grimaldi Pacioli”.

Il salto di qualità della ‘ndrangheta. “Il rapporto tra ‘ndrangheta e massoneria deviata – ha ricordato – si è “istituzionalizzato” negli anni ’70 con la creazione della “Santa” e della figura del “Santista”, che può far parte della ‘ndrangheta e della massoneria deviata. In questo modo si entra in contatto con i quadri della pubblica amministrazione e con professionisti, in pratica in una loggia massonica deviata si partecipa alla co-gestione della cosa pubblica. Il rapporto con la massoneria deviata – ha concluso Gratteri- è il grande salto di qualità della ‘ndrangheta, che così esercita il potere reale. Questo purtroppo è stato colpevolmente sottovalutato per decenni dalla magistratura, dalle forze dell’ordine e soprattutto dalla politica”.

Messaggio agli studenti. Il procuratore di Catanzaro ha evidenziato il lavoro svolto nel distretto di Catanzaro nell’ultimo anno e mezzo: “Abbiamo migliorato di molto il lavoro degli uffici e la qualità delle investigazioni e faremo sempre più indagini di qualità migliorando il livello di vivibilità. “Ma questo – ha aggiunto – non basta: c’e’ bisogno di un ricambio di gente nuova e pulita che occupi la cosa pubblica”. Rivolgendosi ai tanti studenti presenti all’iniziativa, Gratteri ha proseguito: “C’e’ bisogno di ragazzi che si impegnino nel sociale, che magari non usino per ore il telefonino ma donino il sangue, che è un atto di amore. Ai ragazzi dico: amate la vostra terra, abbiate il gusto del bello, indignatevi quando vedere sporcare le vostre spiagge, prendete posizione e – ha concluso il procuratore di Catanzaro – non ridete davanti allo sfascio”.

“Troppi caproni laureati”. “I governi che si sono succeduti negli ultimi decenni hanno investito sempre meno in istruzione” e questo “è un male per la nostra nazione”. Ha quindi affermato Gratteri rispondendo alle domande degli studenti dell’Itc “Grimaldi Pacioli” nell’ambito dell’iniziativa “Legal Economy” sui temi dell’antimafia. “Parlo di istruzione prima che di cultura – ha proseguito – perchè l’istruzione è la prima cosa, fornendo ai ragazzi gli strumenti per apprendere. Oggi vedo che c’e’ una scuola sempre più blanda, più leggera, oppure assistiamo a tanti “caproni” che si laureano in legge anche perchè c’e’ un sistema che assegna i contributi alle Università in base al numero degli iscritti. Questo – ha spiegato Gratteri – è un male per la nostra nazione, soprattutto rispetto a tante altre nazioni. E’ colpa soprattutto della politica: sia chiaro, non sto salvando nessuno negli ultimi 25 anni”.

L’ultima spiaggia. Secondo il procuratore di Catanzaro “c’e’ stato poi in generale negli ultimi decenni un abbattimento della morale e dell’etica, una scostumatezza che porta ad avere anche genitori “animali” che vanno negli istituti scolastici e aggrediscono gli insegnanti: questa è la forma peggiore di educazione, perchè se il ragazzo appartiene a una famiglia perbene si chiude nella sua stanza guardando solo internet o il cellulare, se è il figlio di mafioso la sua cultura mafiosa viene ulteriormente alimentata. Ecco perchè insisto sempre sulla scuola a tempo pieno. Gli insegnanti italiani sono l’ultima spiaggia per costruire il cammino degli studenti e però sono i peggio pagati dopo quelli della Grecia. La mia paura – ha concluso Gratteri – è che stiamo crescendo ragazzi abbandonati loro stessi”.