Economia & Società

“Acqua marrone a Catanzaro”, la diffida del Codacons: “Stop ai pagamenti” (FOTO)

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L’associazione chiede immediate verifiche circa la reale potabilità dell’acqua e invita il Comune a sospendere la riscossione dei canoni: “L’acqua è di un marrone imbarazzante”

“Acqua azzurra, acqua chiara con le mani posso finalmente bere. Questi i versi di uno dei più celebri brani della musica italiana. Ma guai ad intonarlo a Catanzaro, si correrebbe il rischio di un avvelenamento di massa”. Nella settimana di Sanremo, il Codacons cita una nota canzone di Lucio Battisti per denunciare quanto sta avvenendo a Catanzaro. “In queste ore – spiega in una nota il vice presidente dell’associazione dei consumatori l’avvocato Francesco Di Lieto – alcuni cittadini hanno avuto modo di documentare lo stato dell’acqua che fuoriesce dai rubinetti di casa: sembra birra, per non essere scurrili, anche se l’odore è decisamente poco invitante. Ciò che viene fuori dalle tubature comunali zittisce Battisti. Altro che azzurra e chiara, l’acqua a Catanzaro è di un marrone imbarazzante”. 

Avviare le verifiche. Il Codacons chiede che il sindaco voglia disporre immediate verifiche circa la reale potabilità. “Lo impongono – aggiunge il Codacons – le immagini che documentano una vergogna assoluta. Non che ci sia bisogno di un chimico per comprendere la pericolosità di quel liquido, ma riteniamo che l’Amministrazione, quale doveroso segno di rispetto, per chi è costretto a lavarsi con quell’acqua e deve finanche pagarla, debba finalmente intervenire”.

Al danno, si aggiunge anche la beffa perché l’acqua, indipendentemente dal colore, si paga e si paga anche a caro prezzo.  “Riteniamo doveroso – sostiene l’avvocato Di Lieto – che il sindaco si attivi, immediatamente, per fornire alla cittadinanza una certificazione, sulla base di analisi scientifiche, dell’attuale condizione dell’acqua. Intanto pretendiamo – continua Di Lieto – una ordinanza che inibisca l’utilizzo per il consumo umano. Tanto sia per garantire la tempestività delle indagini nonché per ottenere la doverosa riduzione del canone. I cittadini oramai sono rassegnati a non poter bere l’acqua del rubinetto e dover usare l’acqua minerale (che acquistano) per cucinare o per lavarsi, ma essere costretti a pagarla come se fosse potabile e sopportare, in silenzio, i danni subiti quotidianamente, a caldaie, lavatrici…è davvero troppo”.

Stop ai pagamenti. Il Codacons chiede che il Comune, fino a quando non sarà garantito un servizio dignitoso, si astenga dal pretendere il pagamento dei canoni idrici ed agisca contro Sorical. “A tal fine – conclude la nota – sollecitiamo la convocazione di un consiglio comunale aperto alla cittadinanza su una questione che attiene alla saluta della popolazione”.

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