Cronaca

Maltrattamento e compravendita di minori, si è consegnato il marito della Iannino

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Zhelyazkov Zhivko Nedev ha detto al pm che non sapeva in che condizioni vivesse la bambina e, soprattutto, che non fosse sua figlia

Si è consegnato alla procura di Palmi il bulgaro Zhelyazkov Zhivko Nedev. L’uomo è accusato, in concorso con la moglie Rosa Maria Iannino, di maltrattamenti su minori, compravendita e abbandono di minori. Nedev è stato accompagnato dai suoi legali, l’avvocato Brunella Crucitti e il dottore Giuseppe Varone.

La difesa dell’uomo Secondo quanto appreso, pare che l’uomo abbia dichiarato al pubblico ministero Anna Pensabene che non sapesse delle condizioni in cui versava la bambina, né che la minore non fosse sua figlia. Secondo la versione fornita ai magistrati, Nedev avrebbe lasciato la Iannino e la piccola di quattro anni facendo ritorno in patria per prendersi cura del padre malato e delle due figlie avute da un precedente matrimonio. Il 27 gennaio 2017, quando polizia giudiziaria e assistente sociale scoprirono in che condizioni vivessero la bambina e la Iannino, Nedev si trovava già da tempo in Bulgaria. Nei mesi precedenti, durante i quali la donna aveva chiesto l’adozione della bambina, gli inquirenti erano riusciti tramite un escamotage a prendere un campione del Dna di Nedev e confrontarlo con quello della minore che asseriva fosse sua figlia.

“Non sapevo non fosse mia figlia” Nedev, ieri, avrebbe sostenuto davanti al pubblico ministero che non sapesse dell’esame del Dna e che la bimba non fosse la sua. La sua decisione di portarla in Italia sarebbe dipesa dal fatto che voleva che la bambina fosse chiusa in un istituto. Pensava che quella bambina fosse il frutto di una relazione extraconiugale avuta in patria. Dichiarazioni che adesso saranno vagliate dagli inquirenti. Una versione, comunque, che stride come quella che sarebbe emersa nelle indagini. Secondo la procura di Palmi la Iannino e Nedev avrebbero comprato la bambina da una donna Bulgara. A sostegno di questa tesi, gli inquirenti avrebbero individuato diversi movimenti di denaro dall’Italia alla Bulgaria. L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato condotto agli arresti domiciliari nella casa di Palmi che divide con la Iannino.

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