Economia & Società

Giornata della Memoria, così si “semina” democrazia: la lezione del prefetto Longo

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L’incontro voluto dal Prefetto di Vibo con gli studenti al convitto Filangieri 

A confronto con i giovani, per un messaggio di speranza. Dalla Shoah per non dimenticare, al presente per costruire un futuro dove non ci sia spazio per la violenza e l’odio. La Giornata della Memoria è stato questo a Vibo. E così l’ha voluta il prefetto Guido Longo che al convitto Filangieri ha incontrato gli studenti.

Il messaggio. Seminare memoria per raccogliere democrazia, il messaggio che da Vibo è stato lanciato nel ripercorrere gli orrori dell’Olocausto. E proprio al convitto Filangieri, guidato dal dirigente scolastico Alberto Capria, il prefetto Guido Longo insieme al delegato della Comunità ebraica calabrese Corrado L’Andolina, ha tenuto una “lectio magistralis” incentrata sulla storia ma protesa soprattutto verso il futuro. No alle guerre, no alla violenza. “Non dimenticare la tragedia della seconda guerra mondiale – ha spiegato – deve essere un imperativo categorico per i giovani, ai quali bisogna far sapere cosa significhi la guerra, cosa rappresenti, così che possano capire l’importanza del dialogo e del confronto”. E, in questa direzione, anche il messaggio di L’Andolina che si è soffermato su tre aspetti considerati fondamentali per far sì che la memoria non sbiadisca: negazionismo, banalizzazione della memoria e antisemitismo di ritorno. Ha ripercorso le tapppe della legge del 20 luglio del 2000 con cui è stata istituita la Giornata della Memoria e ha ricordato gli orrori dell’Olocausto. Un momento di confronto, dunque, per ripartire dalla memoria.

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