Cronaca

Il Coisp contro il film di Ridley Scott sul rapimento di Paul Getty III: “Esalta la ‘ndrangheta”

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Il segretario generale del sindacato di polizia annuncia un’azione legale contro il regista americano: “Il suo film infanga magistrati e poliziotti”

“Non escludiamo azioni legali contro il regista Ridley Scott. Il suo film ‘Tutti i soldi del mondo’, proiettato in oltre cento Paesi, offende gravemente e universalmente la reputazione di Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e dei magistrati Italiani provocando un danno di immagine di milioni di euro. Un film che umilia l’immagine di uomini dello Stato che in Calabria sono morti a decine – a cominciare dal giudice Antonino Scopelliti assassinato dalla mafia calabrese a Scilla – purtroppo, per combattere la ‘Ndrangheta”. L’annuncio dell’azione legale imminente è stato dato da Domenico Pianese, Segretario Generale del Coisp, intervistato da Klaus Davi per il talk show KlausCondicio condotto dal massmediologo su YouTube.

“Nei titoli di coda – ha proseguito il leader dei poliziotti italiani – non è specificato affatto che si tratta di pura finzione ma solo che ci sono delle ‘variazioni’ nella sceneggiatura rispetto alla realtà. Peccato che gli inquirenti, a cominciare dal magistrato che condusse allora le indagini, vengano descritti rispettivamente come incapace depistatore, l’Arma dei carabinieri, nel film, è sinonimo di dilettantismo, pressapochismo al punto che un blitz nel covo aspromontano in cui viene nascosto John Paul Getty III viene descritto come ‘pericoloso’ e i carabinieri vengano bollati come ‘incompetenti’”.

Non solo: “Il film esalta il ruolo di un agente della Cia che per liberare Getty si rivolge addirittura ai vertici delle Brigate Rosse mentre gli investigatori italiani vengono descritti come comici improvvisati. L’unico italiano dipinto positivamente è un mafioso che ‘salva’ il giovane Getty uccidendo un suo compare mentre il giovane si da alla fuga!”.