Cronaca

Rifiuti, sopralluogo di carabinieri e Asp al capannone Dusty: avviati i controlli

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Il blitz ieri mattina a Maierato dove insieme ai militari e ai responsabili dell’Ufficio igiene e prevenzione c’era anche l’Ispettorato del lavoro: la visita dopo la denuncia dello Slai cobas

È di ieri mattina il blitz dei carabinieri della Stazione di Maierato, dell’Asp e dell’Ispettorato del lavoro al capannone della Dusty, la ditta che gestisce il servizio della nettezza urbana a Vibo. Un controllo avviato nella sede di Maierato, che arriva in seguito alla denuncia dello Slai cobas che lo scorso 13 gennaio aveva presentato un esposto al Noe dei carabinieri e all’ufficio Prevenzione dell’Azienda sanitaria.

I controlli. Avviati, dunque, i controlli nella sede dove, comunque, ieri i militari e gli ispettori non hanno più trovato gli uffici che da qualche giorno erano stati trasferiti in un capannone poco distante, forse in seguito alla denuncia del sindacato. In ogni caso, nella vecchia sede sono stati eseguiti i controlli, proprio dove Nazzareno Piperno aveva acceso i riflettori nei giorni scorsi, ritenendo lo stesso capannone “privo dei requisiti minimi di legge”. E proprio nel vecchio capannone, ieri mattina, ai militari della Stazione non sarebbero sfuggiti i cassoni carrabili presenti all’ingresso, ma null’altro al momento è trapelato sul sopralluogo.

La denuncia. Il 13 gennaio il sindacalista dello Slai cobas aveva presentato un esposto-denuncia per fare “luce” sullo stato di degrado del capannone di Maierato. In particolare, Piperno puntava il dito contro “la fatiscenza dal capannone industriale utilizzato come deposito dei mezzi aziendali alla mancanza di un luogo di raccolta dove i lavoratori possano indossare la tuta, lavarsi le mani o usufruire dei servizi igienici”. Quanto all’area esterna – per cui nella denuncia veniva allegato anche il materiale fotografico – si segnalava la mancanza di una pavimentazione e la presenza di rifiuti e infiltrazioni di percolato, con tutte le conseguenze connesse. Denuncia per cui arrivava la pronta replica della Dusty che riteneva infondate le accuse, spiegando che anche il materiale fotografico non corrispondeva al vero. L’amministratore unico, infine, ribadiva l’impegno della azienda che opera nel pieno rispetto delle regole e delle norme.

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