Politica

Elezioni politiche, nodo candidature nel centrodestra. Gli scenari possibili sui territori

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Intanto i sondaggi premiano la coalizione formata da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia. A ruota il Movimento Cinquestelle. Al Pd soltanto un seggio.  

Si procede a tappe forzate verso la definizione della candidature. Ed un crescendo di tensioni dentro gli schieramenti. I sondaggi, per quanto possano essere affidabili, danno, al momento, il centrodestra in vantaggio. Negli otto collegi uninominali della Camera la coalizione guidata da Forza Italia e Lega Nord sarebbe davanti ai Cinquestelle. Per il Pd, se venissero confermate queste previsioni, sarebbe un disastro. Al momento ai democrat viene assegnato un solo collegio uninominale. Mentre FI ne otterrebbe 4 e 3 andrebbero ai Cinquestelle. 

Gli spazi, tuttavia, rimangono dappertutto molto ristretti a fronte delle numerose richieste di candidature. Nel centrodestra, Forza Italia rivendica una serie di collegi al momento in discussione. Gli azzurri vorrebbero fare la voce grossa al Sud lasciando maggiori spazi alla Lega nel Settentrione. All’interno, da giorni ormai si sta sviluppando un braccio di ferro abbastanza velato tra i Fratelli Gentile e la coordinatrice regionale Jole Santelli.

             

La potente famiglia cosentina avrebbe messo ben quattro nomi sul piatto della bilancia, con l’intento di strappare quante più candidature possibili. Anzitutto, Piero Aiello, il più accreditato per una candidatura. Poi, Candeloro Imbalzano, Giuseppe Graziano e Alfonsino Grillo. Se FI ottenesse otto postazioni, almeno tre potrebbero finire agli uomini del potentato bruzio. Dall’altra parte, Occhiuto e Santelli verrebbero blindati al proporzionale. Per il resto i candidati plausibili rispondono ai nomi che si fanno da tempo: da Mimmo Tallini ad Alessandro Nicolò fino a Giuseppe Mangialavori. 

Situazione tutt’altro che definita anche in  Fratelli d’Italia. Wanda Ferro preferirebbe andare all’uninominale, ma deve fronteggiare la concorrenza di Mimmo Tallini. L’altro posto potrebbe andare ad Ernesto Rapani che duella in queste ore con Fausto Orsomarso. Per la Lega Nord, sotto le cui insegne correrà il Movimento nazionale per la Sovranità, si fa il nome di Furgiuele, ma non si escludono  soluzioni differenti. Insomma, work in progress e non senza tensioni nel centrodestra. (to.fo.)