Economia & Società

Progetto Home care premium a San Nicola, “Stella del Sud” al servizio degli anziani

anziani89.jpg

Il progetto avviato a luglio vedrà impegnati dodici operatori fino al prossimo 31 dicembre

Un progetto avviato nel mese di luglio scorso e che vedrà impegnati i 12 operatori sannicolesi fino al prossimo 31 dicembre. Si tratta del progetto “Home Care Premium” che vede il Comune di Serra San Bruno capofila, ma che permette a tanti altri centri di potersi dotare di servizi, prevedendo, infatti, l’assistenza domiciliare e l’integrativa, attraverso un accordo con l’Inps per il completamento dell’azione e della cura e di supporto svolta all’assistenza domiciliare. Questo ha permesso alla cooperativa sociale “Stella del Sud” di proporre anche a San Nicola da Crissa il progetto, anche in considerazione del fatto che la maggior parte della popolazione sannicolese è composta da anziani.

Il progetto. Nel corso degli anni, nel piccolo centro delle Pre Serre sono stati avviati molti progetti che mirano al sociale e in particolare all’assistenza agli anziani. Tra i servizi ci sono: la visita di personale sanitario specializzato e di educatori, trasferimento dell’assistito, percorsi d’integrazione scolastica, servizi per minori affetti da autismo e attività sportive rivolte ai diversamente abili. La cooperativa Stella del Sud, già in passato si era occupata di servizi simili, tra questi l’apertura del centro diurno per gli anziani e altri progetti che guardavano ai bambini. Il progetto ha creato una piccola economia che si va così ad aggiungere agli altri servizi che permettono alla cooperativa sannicolese di porre sotto contratto 70 tra operatori e professionisti. In tal senso, il presidente della società Nicola Marchese ha sottolineato come si tratti di un “progetto che abbiamo voluto fortemente, poiché – ha spiegato – entra di diritto nelle nostre funzioni sociali. La cooperativa sociale, prima di tutto deve provvedere ad erogare servizi che mirano alle persone bisognose di tutte le età. In questi primi mesi le risposte da parte degli assistiti e degli operatori sono state confortanti e positive, il che non è facile in questi periodi. Allo stesso tempo abbiamo permesso a 12 persone di potere lavorare e rimanere nel paese d’origine senza il rischio di emigrazione”.

Più informazioni