Politica

Ecopunto, FdI: “Si sposti. Solo a Vibo rifiuti accanto ad un laboratorio analisi”

Il commissario cittadino Anello critico sulle scelte del Comune chiede un intervento urgente 

L’ecopunto di via Pellicanò a Vibo – per cui già azienda che assessore hanno spiegato che non si tratta di isola ecologica – continua a restare sotto i riflettori. E a puntare il dito contro quello che sta accadendo a Vibo e sulla gestione dei rifiuti e della differenziata è il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia, guidato dal commissario Raffaele Anello. In particolare lo stesso, sottolinea che “la raccolta differenziata sta procedendo bene, al netto, certo, degli incivili, delle titubanze dimostrate dalla società Dusty nel periodo natalizio, sia per quel che concerne la raccolta in sé, (nei primi giorni di gennaio la stessa non veniva raccolta per almeno tre giorni consecutivi) sia per quanto la comunicazione dei cambi di programma di raccolta, notiziando i cittadini via facebook o confidando sul sistema di messaggistica WhatsApp”. Ma c’è subito un “ma” e, in tal senso, il commissario cittadino esprime le sue “perplessità” riguardo “l’individuazione del punto di raccolta dei rifiuti, individuato dagli organi comunali e dall’Amministrazione in pieno centro cittadino”.

I dubbi. La domanda di FdI, insomma, è perchè sia stato scelto quel sito e se non fosse stato possibile “individuare una zona un po’ più periferica dove posizionare i cassonetti. È principio naturale – prosegue Anello – che l’essere umano tende a nascondere i propri scarti, invece diversamente da tante altre città virtuose, noi le poniamo in centro città, in prossimità di un laboratorio analisi dell’Asp, accanto al Comando provinciale dei carabinieri ed al Comando della Polizia stradale. Il prossimo centro di raccolta dove lo individueremo? Di fronte l’ospedale o alle sue spalle? “.

La beffa. Ironia velata da amarezza, dunque, ma per Anello “vi è di più. Oltre al danno, la beffa: si fa notare che tutte le unità immobiliari prospicienti al centro di raccolta subirebbero un pesante decremento del loro valore, perché è palese che nessuno vuole andare ad abitare e/o acquistare un’unità immobiliare che si affaccia su un centro di raccolta rifiuti, con buona pace dei proprietari delle stesse. In ultimo – incalza – si vuole fare presente che la raccolta dell’umido produce, specie nei giorni di pioggia, percolato, liquido che trae prevalentemente origine dall’infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti o dalla decomposizione degli stessi, nota ai più quale sostanza, maleodorante velenosa ed inquinante. Da settimane i residenti chiedono che il centro di raccolta venga spostato, ma questi appelli cadono nel vuoto, non avendo gli stessi ricevuto al riguardo alcuna risposta. Il problema vero è che Vibo – chiosa ancora – è attanagliata da problemi e problematiche che si sono stratificate negli ultimi vent’anni, a cui è difficile porre rimedio, ma se a ciò aggiungiamo, l’approssimazione delle scelte amministrative il percorso di risalita per Vibo si fa sempre più difficile e impervio”. Da qui, la richiesta di Fratelli d’Italia di “spostare immediatamente il centro trovare al più presto un’alternativa, prima che questa scelta divenga definitiva. Il problema di fondo è che chi amministra la cosa pubblica, sia esso un cittadino prestato alla politica, sia esso un tecnico comunale, ha smarrito il senso del bello e del decoro e con esso l’amore per la propria città. Se si amasse veramente questa ex ridente cittadina verrebbe facile porre un freno a scelte scellerate. Basterebbe amore ed un po’ di logica. Ma tant’è”.

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