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La Vibonese e i “portoghesi” del “Luigi Razza”, Caffo: “Tanti spettatori, pochi paganti”

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Amara riflessione del patron rossoblù, raggiante per la vittoria conquistata sulla Nocerina, un pò meno per l’incasso e per il malcostume di entrare gratis allo stadio

di MIMMO FAMULARO

Sono stati oltre mille gli spettatori che hanno assistito al “Luigi Razza” alla sfida tra la Vibonese e la Nocerina. Un dato certamente positivo, evidenziato in sala stampa dallo stesso presidente Pippo Caffo. Un pò meno quello dei paganti che si sono attestati intorno ai 500 e che hanno portato il patron rossoblù ad un’amara riflessione davanti alle telecamere e ai taccuini dei giornalisti nell’immediato post-partita. “Mi ha fatto piacere – ha dichiarato Caffo – rivedere un grosso pubblico sugli spalti, ma misteriosamente ci sono stati  quasi più paganti nel settore ospite dove erano presenti i tifosi della Nocerina che in curva e in tribuna”. 

Stop al mercato. Pippo Caffo chiude quindi il mercato dopo gli innesti dei giovani Spataro, Ondo, Silvestro e Ciotti. “Abbiamo piuttosto bisogno di risorse economiche – denuncia – visto che abbiamo speso davvero tanto. Penso che arriveremo bene a fine stagione e spero che i nostri sacrifici vengano premiati”. Il presidente è raggiante per il successo ottenuto sulla Nocerina che ha regalato il secondo posto in classifica. “Abbiamo iniziato l’anno così come avevamo finito il 2017, con una vittoria importante che rilancia prepotentemente le nostre ambizioni. Il Troina sta disputando un campionato straordinario ma noi crediamo fermamente di poterlo ancora vincere. Il girone di ritorno è iniziato oggi, ci sono ancora tanti scontri diretti da giocare. Certo dieci punti di distanza sono molti ma dopo tutto quello che ci è successo da agosto in poi abbiamo l’obbligo di provarci fino alla fine”.

Sfida al Troina. Agganciata la Nocerina, la Vibonese mette adesso nel mirino il Troina ed il direttore sportivo Simone lo Schiavo lancia la sfida: “Noi non molliamo. Il Troina sta disputando un signor campionato e gli faccio i complimenti, ma fin quando la matematica non ci condannerà ce la giocheremo”. 

 

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