Cronaca

Tentato omicidio dei carabinieri nel Vibonese, scarcerato il presunto boss del Poro

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Giuseppe Accorinti torna in libertà insieme a Domenico Antonio Timpano. Lo ha disposto il Tribunale del Riesame di Catanzaro che ha annullato l’ordinanza emessa dal gip di Vibo

Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha annullato l’ordinanza emessa dal gip di Vibo Valentia nei confronti del presunto boss del Poro, Giuseppe Accorinti 58 anni di Zungri, e Domenico Pantaleone Timpano, 34 anni di Rombiolo, disponendo per l’effetto l’immediata scarcerazione. Entrambi tornano dunque in libertà.

Giuseppe Accorinti

Giuseppe Accorinti

Le accuse. I due erano stati arrestati lo scorso 14 Aprile per il reato di duplice tentato omicidio nei confronti dei carabinieri, per quanto accaduto in località Monte Poro e segnatamente perché nel contestato tentativo di darsi alla fuga avrebbero cercato di investire più volte con l’auto, i carabinieri che avevano intimato l’alt. Il Riesame di Catanzaro in un primo momento aveva annullato l’ordinanza cautelare con riferimento ad  una sola ipotesi di tentato omicidio, mantenendo la misura cautelare in carcere per l’altro tentativo commesso sempre a danno dei due carabinieri.

Iter giudiziario. Da qui il ricorso per cassazione degli avvocati Giuseppe Bagnato, Francesco Sabatino e Daniela Garisto, che veniva discusso dinanzi alla Prima sezione penale il 27 ottobre scorso, all’esito del quale la Suprema Corte accoglieva il ricorso ed annullava con rinvio l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Catanzaro anche con riferimento all’altra ipotesi di tentato omicidio che viene contestata ai due indagati. Giovedì scorso il Tribunale del Riesame decidendo in sede di rinvio, ha accolto pianamente quanto ripercorso dalla sentenza della Suprema Corte in ordine alla insussistenza del dolo del tentato omicidio disponendo l’annullamento dell’ordinanza emessa all’epoca dal gip di Vibo Valentia. Dinanzi al Tribunale del Riesame Accorinti è stato difeso dagli avvocati Francesco Sabatino e Francesco Stilo, mentre Timpano dagli avvocati Giuseppe Bagnato e Daniela Garisto.  

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