Cronaca

L’ombra della ‘ndrangheta sul business dei migranti a Vibo, Tar rigetta ricorso delle coop

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I giudici amministrativi hanno bocciato la richiesta di sospensiva dell’interdittiva nei confronti della Monteleone servizi e della Monteleone 3.0. Ritenuto logico e ragionevole il provvedimento del prefetto 

La Sezione prima del Tar di Catanzaro ha respinto il ricorso cautelare presentato dalle cooperative Monteleone servizi e Monteleone 3.0 Protezione civile. Entrambe erano state commissariate dal prefetto di Vibo Valentia Guido Longo in seguito ad un’interdittiva.

Il verdetto. Si tratta delle due coop che fino a qualche mese fa si occupavano della gestione dei principali centri di accoglienza di migranti a Briatico. I legali delle due cooperative Gualtieri, Verbaro, Sorace e Iannello, chiedevano l’annullamento previa sospensiva dell’efficacia sia dell’interdittiva antimafia della Prefettura che di tutti gli atti consequenziali e connessi. I giudici amministrativi nel rigettare la domanda hanno ritenuto “non illogico” o “non irrazionale” il provvedimento in ordine “all’esistenza di possibili infiltrazioni di associazioni mafiose” per via dei vari elementi che emergono nell’informativa: “numero di rapporti con soggetti gravati da indizi di condizionamento mafioso” e “rapporti tra soci e amministratori delle cooperative con soggetti appartenenti alla criminalità organizzata”.

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