Politica

Scissione nel partito di Alfano, Ap non esiste più. Gentile vira verso il centrosinistra

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Separazione consensuale tra i centristi di Alternativa Popolare con la mozione di Beatrice Lorenzin che conferma l’alleanza con il Pd e quella di Lupi che riabbraccia Forza Italia

A nove mesi dalla sua fondazione Alternativa Popolare mette la parola fine alla sua esistenza. Lo fa in una Direzione lampo in cui i centristi trovano una “separazione consensuale” che porta la “mozione” di Beatrice Lorenzin e quella di Maurizio Lupi a imboccare, rispettivamente, la strada del Nazareno e quella di Arcore senza l’obbligo della raccolta firme.

Gentile vira a sinistra. I gruppi, recita il documento votato all’unanimità, restano infatti invariati e al nome attuale “Ap-Centristi per l’Europa-Ncd” sarà aggiunto, rispettivamente alla Camera e al Senato, il nome della forza che correrà nel centrodestra e quello della formazione che entrerà nel centrosinistra. «Abbiamo dimostrato serietà, la strada della conta sarebbe stata sbagliata», spiega Lupi al termine di una Direzione alla quale, per impegni istituzionali in Calabria, mancano sia Lorenzin sia il vice coordinatore Antonio Gentile. E proprio il senatore calabrese, portatore di un nutrito pacchetto di voti, si è deciso, in zona Cesarini, a virare verso il centrosinistra. Mentre lo scioglimento di Ap toglie uno degli ultimi ostacoli alla formazione della “quarta gamba” che, benedetta ufficiosamente da Silvio Berlusconi, conterà su Costa, Fitto, Zanetti, Quagliariello, Tosi ma non avrebbe ancora il placet di Stefano Parisi e dell’Udc. «Non mettersi insieme sarebbe da irresponsabili», avverte Lupi, tra i candidati ad un ruolo di leadership della forza di centro.