Politica

Giovani di centrosinistra in movimento, Piccolo (Mdp): «Noi siamo pronti»

Piccolo col  gruppo di 30enne sta lavorando al programma di rilancio per Seminara, con al centro la cultura e il coinvolgimento delle associazioni

Giovanni Piccolo, consigliere di minoranza di Seminara da poco passato dal Pd a Mdp, fa parte di un gruppo di trentenni di centrosinistra che da qualche settimana lavora per le prossime elezioni comunali. «È una cosa nuova per la nostra comunità iniziare a parlare di programma elettorale a 6 mesi dalle elezioni, ma la novità che vorremmo rappresentare e la discontinuità che vogliamo tracciare passa anche da qui».

Prima il programma, poi i nomi Al centro del nuovo progetto politico c’è il programma: «Non vogliamo parlare di candidato a sindaco in questo momento – ha dichiarato Piccolo – non avrebbe molto senso. La proposta politica è più importante in questa fase in cui ci interessa il confronto sui temi e non sui nomi. Siamo aperti al confronto con tutti, ma da una posizione paritaria e senza imposizioni». «Al centro del nostro progetto di città – ha aggiunto il consigliere comunale – ci sono la consulta giovanile e il mondo della associazioni. Il primo punto è coinvolgere di più i cittadini nella gestione del nostro paese, puntare forte su alcuni settori per evitare lo spopolamento, fenomeno che al momento pare inarrestabile, lavorare sul plesso unico della scuola e per gli impianti sportivi». In questa direzione potrebbe essere fondamentale creare possibilità di lavoro anche tra i più giovani.

Formazione e cultura «Abbiamo un grande patrimonio culturale, un potenziale del tutto inespresso – ha sottolineato Piccolo – che se incanalato nella giusta direzione potrebbe portare sviluppo alla nostra comunità. La formazione di guide turistiche, una migliore comunicazione all’esterno e un rapporto strutturato con i tour operator potrebbero fare la differenza. Penso, ancora, alla possibilità di creare un “turismo religioso”, ricordiamo il monastero ortodosso e le bellissime chiese cristiane di stile barocco e romanico». Progresso culturale che può servire anche come argine alla ‘ndrangheta. «I due scioglimenti per mafia pesano ancora sulla nostra comunità – ha concluso – Quella stagione deve finire, la politica deve avere la forza di tenere fuori la ‘ndrangheta dal Comune. I beni confiscati possono servire anche per questo, coinvolgendo i giovani attraverso creazione di cooperative o per fare nascere strutture sportive».

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