Politica

Tallini: “Nella mia elezione a segretario-questore la fine del trasversalismo”

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Il consigliere regionale parla di retroscena che hanno preceduto i lavori del Consiglio regionale con trattative più o meno segrete contro Forza Italia e contro lo stesso Tallini

“Jole Santelli ha colto nel segno, indicando nella mia elezione alla carica di segretario-questore del Consiglio Regionale la fine del trasversalismo che ha caratterizzato in questi anni la vita politica calabrese. Il presidente Oliverio è stato sconfitto proprio su questo punto”. L’afferma in una nota il consigliere regionale di Forza Italia Mimmo Tallini che prosegue : “Al di là delle dichiarazioni ufficiali del capogruppo PD Seby Romeo – uomo delle istituzioni di giorno, maldestro manovratore degli inciuci di notte – tutti sanno che il Governatore è stato tutt’altro che equidistante in questa vicenda. 

Dietro le quinte. I retroscena delle ore che hanno preceduto i lavori del Consiglio regionale parlano di trattative più o meno segrete per convincere alcuni consiglieri estranei al PD a stringere un “patto ad escludere” contro Forza Italia e contro Tallini, ritenuto evidentemente uno degli oppositori più coerenti e intransigenti. Se ciò non è avvenuto lo si deve al senso di responsabilità dei consiglieri contattati e, lo ammetto volentieri, all’equilibrio del presidente Nicola Irto e di altri esponenti della maggioranza che non se la sono sentita di infliggere una nuova ferita all’assemblea elettiva della Calabria. E’ stata l’ultima prova muscolare del Lupo della Sila che, come ha argutamente osservato Jole Santelli, si è incamminato inesorabilmente lungo il viale del tramonto. Tra pause elettorali e pause estive, resta circa un anno di lavoro alla conclusione della legislatura e non ci pare che Oliverio sia in grado di fare in 12 mesi ciò che non ha saputo fare in oltre tre anni.

L’ultimo colpo di coda di Oliverio. Il suo ultimo colpo di coda è impossessarsi della sanità per farne un feudo elettorale: non fabbrica della salute, ma fabbrica di voti per il PD. Lo chiederà domani al ministro Lorenzin che ci auguriamo non svenderà la salute dei cittadini. Se il Governatore uscente dovesse malauguratamente applicare alla sanità l’immobilismo che ha caratterizzato la sua azione in questi tre anni, meglio farebbero gli ammalati calabresi a fare le valige e farsi curare in massa negli ospedali del nord. Ma sulle inadempienze della Regione in tema di sanità, sulla sua mancanza di programmazione e sull’incapacità di realizzare i nuovi ospedali, ci riserviamo di condurre una forte battaglia nei prossimi mesi. Intanto, come segretario-questore mi impegnerò- conclude- a calendarizzare il dibattito sulla sanità in Consiglio Regionale, nella speranza che dall’assemblea venga uno scatto d’orgoglio e quindi una proposta concreta per arginare questa grande emergenza sociale, aggravatasi esponenzialmente negli anni della presidenza Oliverio”.

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