Cronaca

Il giallo sulla morte di Bergamini, il legale: “Prima ucciso e poi coricato sotto il camion”

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Era visibilmente provata la sorella Donata per la quale oggi “è stato fatto finalmente ciò che doveva essere fatto allora”

Sarebbe stato “prima ucciso e poi coricato sotto il camion”. Lo sostiene l’avvocato della famiglia Bergamini, Fabio Anselmo, al termine dell’incidente probatorio svoltosi oggi a Castrovillari. L’udienza doveva far luce sulla morte del calciatore del Cosenza calcio. Per l’avvocato, “l’ipotesi asfissia è stata confermata e questo esito ha dato contorni più netti di quelli della perizia – ha detto Anselmo – perché’ certe frasi ambigue sono state ben spiegate”.  La difesa ha provato a contestare “l’uso della glicoforina su cadaveri datati – ha detto ancora l’avvocato – ma ci si dimentica che sul caso Cucchi, datato di 8 anni, è stata utilizzata dalla stessa difesa”.

E proprio Ilaria Cucchi, la sorella del giovane morto, era presente in aula. “Sono qui al fianco di Donata Bergamini come associazione “Stefano Cucchi” onlus – ha detto la donna – le nostre strade sembrano finalmente in un momento di svolta. Entrambe sappiamo la fatica che è stata arrivare fin qui. Entrambe sappiamo i sacrifici che abbiamo dovuto fare”.

“Questo – ha aggiunto – è sicuramente un momento positivo, nel quale si ha la netta sensazione che è proprio vero che non bisogna mai smettere di credere nella giustizia. Bisogna andare avanti utilizzando tutte le proprie energie ma ne vale assolutamente la pena. È emozionante essere qui nel momento in cui, dopo 28 anni, si riapre la strada della verità su quanto è accaduto al povero Denis Bergamini”. Si è detto soddisfatto del lavoro portato avanti dei periti il Procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla che non si è pronunciato sull’iscrizione di altre persone nel registro degli indagati.

Era visibilmente provata la sorella Donata per la quale oggi “è stato fatto finalmente ciò che doveva essere fatto allora”. “Si tratta di una morte negata per 28 anni – ha detto la sorella del calciatore del Cosenza, Bergamini – ma sono soddisfatta per il lavoro dei periti e per le spiegazioni che hanno dato. La prima verità è arrivata, perché’ mio fratello l’hanno soffocato – ha aggiunto Donata Bergamini – e adesso aspettiamo le altre”.

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