Cronaca

Banda di spacciatori smantellata a Treviso, arrestato un ex calciatore della Vibonese

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C’è anche un ex calciatore della Vibonese tra le persone arrestate dalla polizia a Treviso con l’accusa di far parte di una banda di spacciatori. Si tratta del 47enne Giuliano Camporese, già noto alle forze dell’ordine e con precedenti per spaccio di banconote false, cocaina, ingiurie, lesioni e ricettazioni.

Dalle cronache sportive a quelle giudiziarie. Noto anche ai tifosi della Vibonese per aver vestito la maglia rossoblù nei primi anni del 2000 in Serie D ai tempi di Pasquino, Giuliano Camporese è ricordato a Vibo nel ruolo di playmaker dai piedi raffinati e dalla buona visione di gioco. Biondo, sempre a spasso per la città con una Bmw coupe, accento veneto, Camporese ha giocato anche in B con il Piacenza e ha girato l’Italia indossando le casacche della Sambenedettese, della Triestina, del Siracusa e del Mestre. Smessi i panni di calciatore ha allenato il Giorgione. Il suo nome legato prima al mondo dello sport, ora inevitabilmente viene associato a quello della cronaca giudiziaria. Nel 2013 Camporese era finito nei guai per aver strattonato e colpito con un pugno un rivale in amore, di mezzo c’era una ragazza contesa e un presunto tradimento. Ma anni prima era stato coinvolto in altre vicende legate non solo allo spaccio di droga ma anche alla spendita di monete false.

Recidivo. La storia si è ripetuta in questi giorni con l’indagine che ha portato la polizia a smantellare la banda di spacciatori gestita da alcuni albanesi. Un’ indagine, nata nel dicembre 2015 da un modico sequestro di cocaina, complessivamente è durata quasi due anni, nel corso della quale, alcuni degli indagati erano già stati arrestati nel corso dell’inchiesta. Qualcuno, nel frattempo scarcerato, è ora latitante. All’operazione, scattata all’alba di alcuni giorni fa, hanno partecipato 150 agenti di diverse questure d’Italia e 5 unità cinofile. La droga arrivava dall’Albania nei porti di Bari e Brindisi. Per tutti loro l’accusa è quella di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e spaccio in concorso di stupefacenti.

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