Cronaca

Omicidio Pelaia, in appello confermati i due ergastoli e 20 anni di carcere

Polimeni e Marcello Giacobbe condannati al carcere a vita per l’assassinio di Gioia Tauro avvenuto il 29 giugno 2013. Sconto di pena per Biagio Giacobbe 

La Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria ha confermato la sentenza di primo grado per i tre imputati coinvolti nel processo per l’omicidio di Arcangelo Pelaia. Alla sbarra Marcello Giacobbe e Giovanni Polimeni, per i quali è stata confermata la condannata di primo grado della Corte d’assise di Palmi all’ergastolo, e Biagio Giacobbe, per il quale i giudici di piazza Castello hanno ridotto la pena da 22 a 20 anni di reclusione.

omicidio pelaia

Arcangelo Pelaia

L’accusa Tutti e tre sono accusati in concorso dell’omicidio di Arcangelo Pelaia, avvenuto in pieno centro a Gioia Tauro il 29 giugno del 2013. Giovanni Polimeni è stato condannato perché considerato l’esecutore materiale, mentre i due fratelli Biagio e Marcello Giacobbe sono stati ritenuti ideatori, registi e mandanti.

L’esecuzione Il 29 giugno del 2013 Pelaia è stata raggiunto da 9 colpi d’arma da fuoco mentre era a bordo della sua autovettura, con l’auto degli assassini che ha speronato l’utilitaria della vittima sparando in corsa. Un assassinio compiuto in pieno centro storico della città portuale, mentre l’utilitaria di Pelaia stava passando davanti al palazzo municipale.

Il movente Il movente sarebbe la vendetta ordita dalla famiglia Giacobbe in risposta al duplice omicidio avvenuto il primo luglio 2005, quando morirono Saverio e Leonardo Giacobbe, delitto per il quale il fratello di Arcangelo, Giuseppe Pelaia, sta scontando una pena definitiva nel carcere di Saluzzo in provincia di Cuneo. Una vendetta che sarebbe stata meditata e preparata per 8 anni, quando la famiglia Giacobbe avrebbe organizzato un piano complesso per pareggiare i conti con i Pelaia.

L’abbreviato Il 31 ottobre scorso, gli altri due imputati nel procedimento che avevano scelto di essere giudicati con il rito abbreviato, i cugini Alessandro e Placido Giacobbe, dopo essere stati condannati all’ergastolo in primo grado dal gup di Palmi, sono stati assolti per non avere commesso il fatto dalla Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Guido Contestabile, Domenico Putrino, Natale Polimeni e Pietro Morcella.