Politica

Ipotesi di accorpamento tra i Comuni di Curinga e Pizzo. I sindaci dialogano

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Domenico Pallaria e Gianluca Callipo lavorano all’ambizioso progetto e, intanto, pensano a nuove formule per l’accoglienza dei migranti

Ipotesi di accorpamento tra i comuni di Pizzo e Curinga. Ci stanno lavorando i sindaci dei due comuni che confinano l’uno con l’altro Gianluca Callipo e Domenico Pallaria. L’idea, tutt’altro che irrealizzabile, solletica entrambi che hanno iniziato a dialogare mettendo sul tavolo i pro (tanti) e i contro (pochi) di un eventuale unione. Nessuno dei due ha nascosto tale proposto e il progetto ancora in itinere è venuto fuori nel corso di un incontro al quale hanno preso parte i due sindaci. 

La proposta. Dell’accorpamento tra Pizzo e Curinga si è parlato solo a margine dell’incontro, dedicato in realtà all’accoglienza dei migranti. Un dibattito andato in scena nei locali dell’oratorio della parrocchia San Giovanni Battista di Acconia. Pallaria era nelle vesti di sindaco di Curinga e quindi di organizzatore dell’iniziativa mentre Callipo era ospite nei panni di presidente dell’Anci Calabria. Al centro della discussione gli Sprar. 

L’incontro. “Quella dello SPRAR è una formula vincente, perché è un’accoglienza diffusa, calibrata sulla base delle comunità che ospitano”. Ha dichiarato Gianluca Callipo trovandosi in piena sintonia con Domenico Pallaria che, oltre ad essere sindaco di Curinga e anche uno dei più potenti dirigenti della Regione Calabria. “I CAS, cioè i centri di accoglienza straordinaria,  creano un ghetto per gli accolti e paura nelle comunità ospitanti – ha proseguito Callipo – Gli SPRAR, invece, consentono ai Comuni di accogliere un numero di stranieri adeguato alle potenzialità di integrazione: 3 stranieri ogni 1.000 abitanti. Questa formula ha rispetto degli accolti e di chi accoglie. Così si crea un sistema virtuoso, un’economia positiva, per la comunità che accoglie. In Calabria, su un totale di 400 Comuni, quasi la metà ha avviato un progetto SPRAR. La nostra Regione è vero un esempio di accoglienza”.