Cronaca

Cede il fucile da caccia all’amico privo di porto d’armi, arrestati

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Ai domiciliari sono finiti un operaio già noto alle forze dell’ordine ed un elettrauto incensurato

Nell’ambito di servizi antirapina ai cacciatori svolti dalla Compagnia di Taurianova, i carabinieri della Stazione di Giffone hanno arrestato per detenzione illegale di armi Enrico Pensabene 40enne, operaio, già noto alle forze dell’ordine, e Fortunato Modafferi, 53enne, elettrauto, incensurato, entrambi di Reggio Calabria. Secondo l’accusa Pensabene sarebbe stato sorpreso, senza averne legittimo titolo, a detenere e a sparare diversi colpi con un fucile del Modafferi.

In particolare, i carabinieri in servizio perlustrativo dalle prime ore dell’alba notavano i due uomini a bordo di un autoveicolo avvicinarsi in zona di caccia e decidevano di controllarli, appurando che solo uno dei due era titolare di porto d’armi. Insospettiti, i carabinieri hanno svolto un servizio di osservazione e hanno sorpreso il Modafferi cedere l’arma al Pensabene per partecipare concretamente alla battuta di caccia, pur non avendone titolo. Il Pensabene è stato quindi arrestato per il reato di porto illegale di arma comune da sparo ed il Modaferri tratto in arresto per l’impropria cessione dell’arma. Il fucile è stato sottoposto a sequestro e i due uomini sono stati condotti presso le rispettive abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

Immagine di repertorio